Barriere architettoniche nelle scuole: quali accorgimenti per il superamento?

“Grazie ai fondi previsti per l’edilizia scolastica, provvederemo infine alla rimozione di tutte le barriere architettoniche nelle scuole italiane”. Questa la recente dichiarazione di impegno del ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, per rimuovere tutte le barriere architettoniche nelle scuole che dovrà trovare un’efficace azione operativa degli Enti Locali, soprattutto in talune aree meridionali dove si registrano ritardi nell’attuazione degli specifici accorgimenti per il superamento delle barriere.

La situazione degli edifici scolastici risulta dal Portale dati del ministero aggiornata al 2021-22. Nelle rilevazioni del 2017-18 il 75,5% degli edifici scolastici di scuole statali risultava aver messo in atto accorgimenti di varia natura (porte, rampe, ascensori, servizi igienici, scale, ecc.) per il superamento delle barriere architettoniche nelle scuole.

Nelle rilevazioni del 2021-22 gli accorgimenti per superare le barriere architettoniche hanno invece superato l’81%, interessando 32.553 edifici su un totale di 40.079, di cui 27.130, pari all’82,3% di quelli con scuole dell’infanzia e del primo ciclo (sotto la responsabilità gestionale di Amministrazioni comunali) e 5.423, pari al 76,3% di quelli con istituti del secondo ciclo.

La significativa estensione ad altri edifici degli accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche è indubbiamente un segnale positivo dell’impegno degli Enti Locali a migliorare le condizioni di accesso per alunni con disabilità.

Ma, rispetto alla media nazionale dell’81,2% di edifici scolastici nei quali le Amministrazioni locali hanno messo in atto accorgimenti di varia natura per il superamento delle barriere architettoniche, risultano notevolmente differenziati, per valori assoluti e percentuali, gli interventi realizzati dalle diverse regioni italiane.

A fronte di regioni virtuose, come, ad esempio, il Friuli VG (92%), il Piemonte (91,6%), il Veneto (91,5%), la Toscana (89,2%), la Sardegna (88,5%) e la Lombardia (88,3%), vi sono invece altre regioni che hanno percentuali di accorgimenti molto più basse, come, ad esempio, la Campania (56,9%), la Calabria (65%) e il Lazio (73,7%).

Complessivamente sono le regioni settentrionali che hanno fatto registrare le più elevate percentuali di accorgimenti realizzati per il superamento delle barriere architettoniche.

Probabilmente in alcuni territori meridionali il ritardo di intervento per mettere in atto gli accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche è anche conseguente all’assenza nei decenni passati di piani regolatori che hanno costretto diversi Comuni ad adibire a scuole abitazioni ad uso civile. 

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