Inviata da Mario Bocola – “Con immenso dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9,34 nel Monastero Mater in Vaticano”. Così il comunicato della Santa Sede, diffuso dal Direttore della Sala Stampa, Matteo Bruni. Joseph Ratzinger, di origine tedesca, era stato eletto Sommo Pontefice di Santa Romana Chiesa, il 19 aprile 2005, succedendo al soglio di Pietro a Papa santo, Giovanni Paolo II.
Benedetto XVI ha guidato la Chiesa Universale per otto anni fino al 28 febbraio 2013 quando in occasione del concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, sorprese il mondo intero con l’annuncio delle sue dimissioni da Sommo Pontefice per
“ingravescente aetatem”, che con la convocazione del conclave ha permesso l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. Benedetto XVI è stato un uomo di Dio, un Pontefice che ha amato e servito la Chiesa universale, in mezzo alle
intemperie che agitavano il Vaticano.
Ratzinger, uomo coltissimo, teologo di grande raffinatezza, che si dilettava a suonare il pianoforte è stato l’ultimo Pontefice legato alla Chiesa tradizionalista nel simboli e nei gesti, quella Chiesa post-tridentina e post- conciliare proiettata timidamente verso la modernità: un Pontefice tra il vecchio e il nuovo. Il suo ministero petrino è stato funestato dai venti del relativismo etico che si abbattevano impetuosi sulla Chiesa, condannando la pedofilia e gli altri abusi.
Benedetto XVI è considerato l’ultimo Papa d’Occidente legato alle tradizioni che ha mostrato al mondo lo specchio di una Chiesa in decadenza.
Con lui se ne va un gigante della Chiesa universale che ha servito con fedeltà, umiltà e obbedienza fino all’ultimo, affidando alla preghiera, allo studio e alla meditazione non lasciando trascinare e travolgere dai venti oltranzisti che scuotevano il Vaticano. Ratzinger ha difeso con grande passione e coraggio il volto cristiano dell’Europa e più volte era intervenuto sulle radici cristiane del vecchio Continente che erano state spazzate via dalla Costituzione europea.
Lo stesso nome che aveva scelto, Benedetto XVI, era un chiaro e lampante riferimento al padre del monachesimo occidentale, strenuo difensore nonché patrono d’Europa.