di Adriana LogroscinoL’ex ministro Speranza: Ho sempre pensato che chiunque abbia avuto responsabilit nella gestione della pandemia debba essere pronto a renderne conto Sereni, certi di aver agito nell’interesse del Paese, assicurano di avere piena fiducia nella magistratura. questo il senso delle parole di commento di Giuseppe Conte, allora presidente del Consiglio, e Roberto Speranza, suo ministro della Salute, indagati nell’inchiesta di Bergamo sul Covid cos come il presidente e l’assessore alla Sanit della Regione Lombardia, Attilio Fontana e Giulio Gallera. Apprese dalla stampa le notizie riguardanti l’inchiesta di Bergamo — commenta Conte, oggi deputato — anticipo subito la mia massima disponibilit e collaborazione con la magistratura. Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilit durante uno dei momenti pi duri vissuti dalla nostra Repubblica. L’ex ministro Speranza: Ho sempre pensato che chiunque abbia avuto responsabilit nella gestione della pandemia debba essere pronto a renderne conto. Sono molto sereno e sicuro di aver sempre agito con disciplina e onore nell’esclusivo interesse del Paese. La conclusione, poi, riguarda l’operato degli inquirenti: Ho piena fiducia, come sempre, nella magistratura, dice Speranza. Tutt’altro registro sceglie, per il presidente Fontana, rieletto solo qualche settimana fa, il suo avvocato: Non avevamo il minimo segnale di partecipare al “banchetto” degli indagati — spiega l’avvocato Jacopo Pansa —. Fontana era stato sentito come persona informata dei fatti e da allora silenzio assoluto. Oggi, senza alcuna notifica formale, apprendiamo dai media che il presidente tra gli indagati. Prendiamo atto che la procura di Bergamo ha sottolineato che la conclusione delle indagini non un atto di accusa. Vedremo, vedremo. Non neanche un atto di difesa, per. L’ex assessore Gallera fa suo quel riferimento degli inquirenti all’atto di difesa e non di accusa che ogni avviso di conclusione delle indagini preliminari. E garantisce collaborazione con la magistratura: Sono sereno. Abbiamo affrontato il Covid a mani nude e, sulla base delle pochissime informazioni delle quali potevamo disporre, abbiamo messo in campo le decisioni pi opportune per fronteggiare l’emergenza. Ho collaborato con la procura da persona informata sui fatti e continuer a farlo anche ora. La questione, per, oltre che giudiziaria, politica. E da Fratelli d’Italia, che era con il resto del centrodestra all’opposizione del governo Conte, e che ai tempi della pandemia a pi riprese ha criticato le misure adottate dal premier e dal ministro, si torna a chiedere una commissione d’inchiesta parlamentare sul Covid. Oggi anche coloro che si dimostravano restii ne comprenderanno l’importanza, dice il primo firmatario di una proposta di legge gi depositata, Galeazzo Bignami, ora viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti: Lo scopo il completo accertamento della verit. A lui si associa il presidente della commissione Sanit in Senato, Franco Zaffini, sempre esponente di FdI: Rimaniamo garantisti, ma con la chiusura delle indagini e i relativi avvisi di garanzia, la magistratura sembra far propri i dubbi sulla gestione del Covid che avevo avanzato in sede politica. Ora pi che mai necessaria un’indagine anche a quel livello. Mentre i familiari delle vittime, riuniti nell’associazione Sereni e sempre uniti, celebrano la chiusura delle indagini: Da oggi si riscrive la storia della strage bergamasca e lombarda. La storia di un’Italia che ha dimenticato quanto accaduto nella primavera del 2020 non a causa del Covid ma per delle precise decisioni o mancate decisioni. Da sempre ci siamo battuti per la verit per i nostri cari, nonostante l’omert che ha contraddistinto questa vicenda. L’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici dei governi nazionale e regionale non ci restituisce i nostri cari ma onora la memoria di chi ha pagato in prima persona. Gli avvocati dell’associazione, vanno anche oltre: Oggi si stabilito che le vittime hanno pagato il prezzo dell’inefficienza e dell’incompetenza istituzionale. E qualcuno dovr risponderne. Familiari e legali di Sereni e sempre uniti stamattina si riuniranno fuori dalla procura di Bergamo per testimoniare gratitudine ai magistrati. 2 marzo 2023 (modifica il 2 marzo 2023 | 09:51) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,