Berrettini: «La mano sta bene, ma non vado al Roland Garros»

di Marco Calabresi

Il campione italiano è tornato ad allenarsi dopo l’intervento di fine marzo alla mano destra: «Ma non sarebbe corretto fare un torneo al meglio dei 5 set»

Sarebbe stato impossibile vedere Matteo Berrettini già al Roland Garros. Nei giorni in cui si decidono gli Internazionali, è arrivata anche la rinuncia ufficiale del romano al secondo torneo dello Slam, al via tra una settimana a Parigi.

«Dopo aver ricevuto aggiornamenti molto positivi da parte del mio team medico, sono finalmente tornato ad allenarmi in campo ad alto livello – le parole di Berrettini sui social -. La mia mano ha reagito benissimo alle sollecitazioni e sto lavorando duramente per ritrovare la forma migliore. Io e il mio team abbiamo comunque deciso che partecipare al Roland Garros, dove si gioca al meglio dei cinque set, non sarebbe una scelta congrua al percorso fatto fino ad ora. Per questo motivo ho deciso di programmare il mio rientro per la stagione sull’erba. Grazie, come sempre, per il vostro affetto e supporto. Non vedo l’ora di tornare a competere!». Il tutto, con la solita emoji del martello alla fine del post.

Matteo proverà a martellare sull’erba, forse la sua superficie preferita, dove ha vinto due tornei (a Stoccarda nel 2019 e al Queen’s l’anno scorso) e dove soprattutto ha raggiunto la prima finale Slam della sua carriera, quella di Wimbledon giocata nello stesso giorno in cui l’Italia del calcio si è laureata campione d’Europa.

A fine marzo era arrivata l’operazione alla mano, con la conseguente decisione di saltare ogni appuntamento almeno fino al Foro Italico. Si era tenuto in dubbio per il Roland Garros, ma a questo punto la cosa migliore è non forzare, anche perché di problemi fisici che lo hanno rallentato Berrettini ne ha avuti abbastanza.

14 maggio 2022 (modifica il 14 maggio 2022 | 21:24)

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, 2022-05-14 19:24:00, Il campione italiano è tornato ad allenarsi dopo l’intervento di fine marzo alla mano destra: «Ma non sarebbe corretto fare un torneo al meglio dei 5 set», Marco Calabresi

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