di Andrea Marinelli e Guido Olimpio
Il punto militare 332 | La domanda ritorna sospinta dal volume alto delle parole, da alcune mosse e dagli allarmi di Kiev che contrastano, per, con le prudenze dell’intelligence americana
La Bielorussia, alla fine, attaccher l’Ucraina? La domanda ritorna sospinta dal volume alto delle parole, da alcune mosse e dagli allarmi di Kiev che contrastano, per, con le prudenze dell’intelligence americana.
Monito
Un alto funzionario degli Esteri russo, Aleksey Polishchuk, ha dichiarato che i bielorussi potrebbero partecipare direttamente, nel caso gli ucraini attacchino per primi, con una invasione. Stessa cosa se dovessero entrare in territorio russo. Dunque, a giudicare da queste parole, non un’azione preventiva ma una risposta. Nel frattempo i due eserciti amici hanno proseguito con le esercitazioni presentate come atto di deterrenza nei confronti dell’avversario mentre il capo delle forze terrestri di Mosca, Oleg Salyukov, ha verificato quanto le truppe siano pronte al combattimento. Gesticolazioni e propaganda per tenere comunque alta la tensione. La danza accompagnata dagli avvisi lanciati dallo stesso presidente ucraino Voldymyr Zelensky: alcuni giorni fa ha sostenuto che la resistenza pronta a fronteggiare un eventuale minaccia anche se per ora ha registrato solo dichiarazioni roboanti.
Movimenti
Mosca — non da oggi — ha fatto muovere treni da e per la Bielorussia. Convogli che hanno trasferito soldati e forse prelevato stock di munizioni d’artiglieria da mandare al fronte, trasferimenti di materiale destinati anche al contingente schierato da Vladimir Putin nel Paese amico, dai 10 mila ai 15 mila uomini a seconda delle valutazioni. Presenza con tre chiavi: addestramento di riservisti; supporto alle forze locali; diversivo per tenere impegnati i nemici. Gli specialisti della crisi sono sempre scettici su un’offensiva da parte dei bielorussi, in quanto il dittatore Lukashenko teme ripercussioni interne, il suo esercito non sarebbe adeguato alla sfida, ha poco da guadagnare e molto da perdere. Ci sono poi ostacoli geografici. Fiumi, aree paludose, boschi — come racconta un reportage della Reuters — che uniti allo schieramento adottato dall’Ucraina possono rendere la missione estremamente costosa. I soldati della Territoriale conoscono bene il territorio, proteggono la nazione ma anche le loro case, hanno una motivazione in pi.
Pressioni
Per contro il Cremlino avrebbe fatto grandi pressioni ed evidente che l’apertura di un nuovo fronte, magari in concomitanza con la possibile offensiva di primavera potrebbe creare difficolt a Kiev. Nei primi giorni della crisi si era ipotizzato un’avanzata dal confine bielorusso per tagliare le vie di comunicazione e rifornimento che passano a nord. Le operazioni si sono poi sviluppate in modo completamente diverso. Tuttavia qualche osservatore continua a ripetere che ogni guerra fatta di fasi, difficile fare previsioni, quindi ci si affida alla sorveglianza condotta dallo spionaggio, dai satelliti, dalla raccolta di tracce elettroniche effettuata dagli aerei Nato, compreso un nuovo velivolo-radar appena inviato in Romania. Fonti statunitensi hanno ribadito di non aver raccolto segnali di un intervento imminente, messaggio reiterato da settimane ogni volta che la Bielorussia entrata nel flusso delle notizie internazionali.
Mercenari
C’ poi attenzione sulla Gardservis, una compagnia di sicurezza privata bielorussa creata nel 2019, l’unica autorizzata a possedere armi da fuoco. Composta da un migliaio di uomini, paga ottimi salari ed ha raccolto ex membri di intelligence, di unit scelte, di apparati riservati. Il personale — secondo ricostruzioni sui media — addestrato da istruttori della Special forces nel centro di Maryina Gorka. I miliziani seguono corsi di sabotaggio, infiltrazione, incursioni dietro le linee. Sono anche noti i contatti con la Wagner di Evgeny Prigozhin attraverso scambio di esperienze. Uno scenario non esclude che la ditta possa essere usata in un eventuale attacco contro l’Ucraina al fianco dei russi. Oppure diventare strumento di provocazioni.
14 gennaio 2023 (modifica il 14 gennaio 2023 | 11:18)
© RIPRODUZIONE RISERVATA