Una nuova challange, purtroppo, sta spopolando tra i giovani, soprattutto tra gli studenti di scuola secondaria di primo grado. Si tratta dell’uso di un bot, Bikinioff che permettere di spogliare il corpo delle foto che gli iscritti inviano al gruppo. E così è successo a cinque studentesse di una scuola in provincia di Roma che si sono trovate loro foto nude in diverse chat dei compagni di scuola.
Come ha riportato Repubblica, quattro di queste ragazze coinvolte a loro insaputa hanno deciso di denunciare tutto ai carabinieri, dopo aver chiesto supporto ai genitori. Le forze dell’ordine hanno quindi rintracciato due quattordicenni come gli autori degli scatti modificati e adesso sono indagati dalla procura per i minorenni per produzione di materiale pedopornografico anche se i ragazzi in questioni si sono giustificati affermando che fosse solo uno scherzo. Secondo chi indaga “questo è il primo caso che arriva nei nostri uffici ma non escludiamo che ci siano tantissime altre foto che girano e che le denunce non arrivino per vergogna delle vittime”.
Garante privacy: “gli adulti non hanno la giusta preparazione sul mondo virtuale che i loro figli frequentano”
A interviene sulla questione è anche il garante dell’Infanzia della Regione Lazio Monica Sansoni che a Repubblica ha affermato: “Non è una ragazzata. Riceviamo almeno due segnalazioni a settimana su vari modi di creare immagini pornografiche. Ho organizzato incontri formativi nelle scuole, nelle parrocchie, nei gruppi sportivi, con il progetto ‘Genitori al centro, missione adolescenza’: gli adulti non hanno la giusta preparazione sul mondo virtuale che i loro figli frequentano”.
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