Bill Nighy, un burocrate da Oscar

di Stefania Ulivi

Il protagonista di Living: i fan si congratulano per statuette che non ho mai vinto

L’idea venuta allo scrittore Kazuo Ishiguro. Mettere mano a un classico di Akira Kurosawa, Ikiru (Vivere), trasferendo la storia da Tokio a Londra senza cambiare l’epoca, gli anni Cinquanta, e modellare il ruolo del protagonista — un impiegato pubblico ingrigito che dopo una diagnosi infausta si risveglia dalla rassegnazione — su Bill Nighy. Ora grazie a Living di Olivier Hermanus, in sala il 23 dicembre con Circuito cinema, il grande attore a 73 anni uno dei nomi di punta della stagione dei premi: candidato come miglior attore ai Golden Globes, potrebbe fare il bis agli Oscar.

Maestro di understatement , il diretto interessato scherza con il Corriere. L’Oscar? Mi fa piacere se ne parli, certo. La cosa divertente che mi capita spesso che qualcuno si congratuli con me per una statuetta che non ho mai vinto. E quando lo dico, mi rispondono: ma certo che lo hai vinto. Cos come alcuni mi chiamano Sir, pensano che sia stato nominato cavaliere dalla Regina. Sono molto grato per questo e felice per il film. sempre difficile per le opere indipendenti.

Tutto nato, racconta, una sera. A cena con miei amici produttori Stephen Woolley ed Elizabeth Karlsen e Ishiguro con la moglie Lona. Prima di lasciarci lui mi ha detto: “Sappiamo quale dovrebbe essere il tuo prossimo film”. Qualche settimana dopo mi arrivata la sceneggiatura. Il messaggio che puoi vivere una vita significativa senza stravolgere il mondo ma lasciando il segno. Come il protagonista, Mr Williams. Un funzionario che si chiuso nel suo lutto dopo la morte della moglie. E si adattato alla filosofia dell’istituzione burocratica per cui lavora, disegnata per la procrastinazione, per garantire che le cose non vengano fatte. L’incontro con la giovane collega Margaret, interpretata dalla meravigliosa Aimee Lou Wood, schietta e aperta alla vita, lo sblocca. E gli fa capire che, nel suo piccolo, pu fare la differenza.

Il Giappone di Kurosawa diventata l’Inghilterra di Ishiguro & Nighy. Ha ragione Kazuo, c’ molto in comune. Ci sono stato e sono rimasto molto impressionato dalle buone maniere e la gentilezza, intese come principio. Quando invece il formalismo eccessivo, come negli anni ‘50 in Inghilterra, ancor pi che in Gran Bretagna, penso possa diventare malsano: le persone sopprimono tutto, compresi i loro sentimenti.

Sa di essere considerato un concentrato di englishness. Non esattamente come mi vedo io, ma capisco. Come sa che della sua lunga carriera tra teatro, tv, cinema, con registi come Blake Edwards, John Madden, Fernando Meirelles ancora prima dei Pirati dei Caraibi e Harry Potter, la popolarit gli arrivata grazie a Love Actually dell’amico Richard Curtis. Con il ruolo di Billy Mack. Ho un ottimo rapporto con quel film, molte persone lo usano anche in momenti difficili, altri mi ripetono la battuta: “Ragazzi, non comprate la droga, diventate una rockstar, le persone ve le daranno gratis”. Gli unici momenti critici sono se incrocio un addio al nubilato. Essere rincorso da giovani donne che ti urlano di spogliarti non dignitoso.

20 dicembre 2022 (modifica il 20 dicembre 2022 | 21:25)

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, 2022-12-20 20:26:00, Il protagonista di «Living»: i fan si congratulano per statuette che non ho mai vinto, Stefania Ulivi

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