Bimbi ustionati all’asilo di Osio Sopra, la mamma di Alessandro: «Ha paura di essere anche solo sfiorato»

di Giuliana Ubbiali (gubbiali@rcs.it)

Il piccolo, 4 anni, fu tra i feriti pi gravi nell’incendio con il bioetanolo. Il racconto della madre: Soffre con una forza straordinaria, non ha ancora ripreso ad andare a scuola. Non dimenticate lui ed Elisa

Prima di tutto, come sta suo figlio Alessandro?

Cerchiamo di vivere e fargli vivere una vita apparentemente normale, anche se non va ancora a scuola, perch non pronto n dal lato fisico n dal lato psicologico. molto fragile, le sue cicatrici sono delicatissime, non pu vivere come un normale bimbo di 4 anni e lui stesso vive dentro di s la paura di essere anche solo sfiorato.

Sabrina la mamma di Alessandro, 4 anni compiuti a febbraio, uno dei bimbi gravemente ustionati all’asilo San Zeno di Osio Sopra, il 30 maggio . stato ricoverato all’ospedale Niguarda di Milano e da tempo a casa, ma le cure devono essere costanti. Elisa, invece, l’altra bimba coinvolta gravemente, ancora ricoverata in ospedale. Entrambi ne avranno ancora a lungo. Per loro e per le loro famiglie la sofferenza tanta.

Che cosa deve vivere quotidianamente Alessandro?

Sta anche seguendo un programma di fisioterapia a giorni alterni ormai da qualche mese e ne avr ancora per altri mesi. Porta le guaine elastocompressive a gambe e mani 24 ore su 24 e questa un’altra nota dolente. Si sente ovviamente diverso dagli altri bambini e questo, in alcuni momenti, una montagna difficile da scalare.

Avete un supporto psicologico?

Alessandro seguito da una psicologa, lui come noi. Del resto anche la nostra famiglia ha subito un forte trauma e a tutt’oggi per noi difficile farcene una ragione. Anche gli altri miei due figli, naturalmente, sono stati profondamente toccati da questo disastro. Siamo amareggiati, non avremmo mai pensato che la nostra vita prendesse una strada tanto difficile e tortuosa. A volte ci sembra un incubo, da cui, per, non ci svegliamo.

Alessandro parla mai di quel giorno all’asilo?

Sinceramente poco, ma ricorda ogni particolare. Sin dal primo giorno, quando era in terapia intensiva, con una vocina flebile ci ha raccontato cos’era successo.

Avete altri due figli ancora piccoli.

Alessandro ha due fratellini, che ovviamente hanno risentito di quello che accaduto. Vederlo soffrire non semplice, anche per noi genitori, specialmente durante il ricovero e il post ricovero, ci si sente impotenti.

Immagino che si dedichi completamente a lui.

Non ho potuto ancora riprendere a lavorare, sto cercando di seguire Ale fino a che non sar pronto per tornare a scuola, e finch avr bisogno sar accanto a lui in tutto e per tutto. Per fortuna, sono stata supportata dalla mia azienda e dai colleghi che mi hanno donato le ferie solidali.

Il pap che accese il fuoco si mai fatto sentire per scusarsi o informarsi, anche attraverso altre persone?

Lui personalmente no. La moglie qualche volta ha chiesto informazioni sulla salute di Alessandro.

Se avesse questo pap davanti, cosa gli direbbe?

una domanda a cui non so rispondere. Cerco di pensare solo a mio figlio, facendo tutto il possibile per aiutarlo e supportarlo.

Qualcuno della scuola si fatto sentire?

C’ stato uno scambio di messaggi riguardanti la salute di Alessandro. Poi ho smesso di rispondere, non ne ho avuto pi la forza.

Cosa si aspetta, o vorrebbe, dalle indagini?

Delle indagini preferirei non parlare, sono ancora in corso. Ma sono sicura che i nostri avvocati faranno del loro meglio, e giustizia sar fatta per questi bambini che nulla dovrebbero avere a che fare con la sofferenza che stanno patendo.

Per alleggerire un po’, sempre se sia possibile. Alessandro ha chiesto un regalo di Natale?

arrivata la Santa Lucia e adesso bisogna pensare bene al regalo di Natale, anche se quest’anno per noi sar un Natale diverso.

Lei ha aperto una sorta di diario su Instagram per parlare dei bambini vittime di ustioni.

Ho aperto una pagina su Instagram perch vorrei che ci fosse pi responsabilit e conoscenza rispetto ai danni che le ustioni di questo tipo possono causare. E perch si capisca che Alessandro non guarito, la nostra vita non pi la stessa e chiss se mai lo sar. Devo ancora capire se le persone che mi seguono lo fanno per solidariet, per capire o per mera curiosit. Io e Angela, la mamma di Elisa, abbiamo alcuni progetti ma ogni cosa a suo tempo.

anche un modo per restare unite e cercare di fare qualcosa anche per le altre famiglie che vivono condizioni simili alle vostre?

Mi sono anche iscritta ad una onlus che aiuta i bambini ustionati d’Italia, un supporto importante e chiss se un giorno anche noi veicoleremo questa sofferenza verso un progetto importante, di aiuto e sostegno. Un ustionato grave vive un trauma vero e proprio, l’ustione una vera e propria patologia. Necessita di cure lunghe sia dal lato fisico che psicologico.

Nonostante le sofferenze, ci sono momenti in cui con Alessandro riuscite ancora a sorridere?

Certo! Per fortuna Alessandro un bimbo con una strabiliante energia e di una forza sorprendente. Lui in questa vicenda ci ha insegnato molto.

Quindi siete in contatto con i genitori di Elisa.

Ci sentiamo quasi tutti i giorni. Vorrei che Alessandro ed Elisa non venissero dimenticati.

16 dicembre 2022 (modifica il 16 dicembre 2022 | 08:29)

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, 2022-12-16 07:20:00, Il piccolo, 4 anni, fu tra i feriti più gravi nell’incendio con il bioetanolo. Il racconto della madre: «Soffre con una forza straordinaria, non ha ancora ripreso ad andare a scuola. Non dimenticate lui ed Elisa» , Giuliana Ubbiali (gubbiali@rcs.it)

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