Boccia: «Noi vinciamo unendo i progressisti. Il M5S? Si può agire su binari paralleli»

di Monica GuerzoniIl responsabile enti locali del Partito democratico: «Calenda ha tradito e va in giro con un seggio del Pd. Con i 5 Stelle siamo alleati in diverse città, l’avversario è la destra» A Calenda il responsabile enti locali del Pd Francesco Boccia augura di «realizzare tutti i suoi sogni». È lo stesso augurio che ha fatto Draghi ai partiti? «Esatto — ride Boccia —. Non sarebbe male se tra un sogno e l’altro Calenda chiedesse scusa alla comunità dem ripetutamente tradita. Lo stesso vale per Renzi, visto che entrambi sono ancora in giro con i voti e i seggi del Pd in Italia e in Europa». Sbaglia Calenda ad accusare Letta di aver scelto «l’ammucchiata» contro le destre? «Abbiamo scelto l’unità dei progressisti, non abbiamo mai cambiato idea. Questo schema ci ha consentito di vincere le Amministrative e le Regionali negli ultimi tre anni, anche quando, per diversi opportunismi, i vari partiti centristi da un lato e il M5S dall’altro non facevano lo sforzo unitario assieme al Pd. Spesso abbiamo dovuto vincere anche per loro, battendo la destra che fino a ieri era guidata da Salvini». Vuol dire che non è la prima volta che Calenda rompe? «Sarebbe stata una sorpresa se questa volta avesse unito. Ma Calenda non ha mai unito. A Napoli andò contro Manfredi prendendo lo 0,5 % e a Roma andò contro Gualtieri». In quel caso facendo un risultato molto onorevole. «E rischiando di far vincere Michetti, il candidato di Giorgia Meloni. Per non parlare dei tentativi di Calenda di farci perdere in Puglia, in Campania… La lista è lunga, non è mai stato unitario. E va in giro col seggio del Pd. Ognuno è il risultato dei propri comportamenti. Enrico Letta appartiene a quella generazione di uomini che, se ti danno la mano, piuttosto se la fanno tagliare ma non tradiscono l’impegno. Calenda invece decide di rompere l’alleanza e non fa nemmeno una telefonata al segretario del Pd». Per Calenda il segretario del Pd «racconta balle, sapeva esattamente quello che sarebbe accaduto». «Non abbiamo più intenzione di andare dietro alle bugie di Calenda. Giudicheranno gli elettori, così come è avvenuto ogni volta in cui Calenda e Renzi hanno provato a falsificare la realtà». Insieme non potrebbero arrivare al 10%? «Ripeto, gli auguro di realizzare tutti i loro sogni». È vero che il Pd ha sempre bisogno di coprirsi a sinistra, invece di provare a rappresentarla? «Si tratta di unire, non di coprirsi a sinistra. Unire i progressisti significa fare della redistribuzione dei redditi, delle risorse e delle opportunità un punto fermo dell’azione politica. Significa scegliere l’Europa come stella polare, difendere l’ambiente, lottare per la decarbonizzazione, avere nel cuore e nel vocabolario la scuola pubblica, la sanità pubblica e i trasporti pubblici locali. Nel programma del Pd è previsto che siano gratuiti, su proposta dei sindaci accolta e rilanciata da Letta». Questo programma non si può realizzare con i 5 Stelle, visto che con Conte ci avete fatto un governo? «Non solo un governo. Con il M5S siamo alleati in diverse città o regioni perché abbiamo costruito un lavoro in questi tre anni. Anche se non siamo insieme in coalizione, le elezioni politiche possono essere fatte su binari paralleli. L’avversario è la destra ed è una destra che vuole portarci ai margini dell’Europa, è la destra del ritorno del militare obbligatorio, dei blocchi navali, del no al Pnrr, dei passi indietro sui diritti civili. Contro questa destra va fatta una battaglia da fronti diversi». Correre su binari paralleli vuol dire che Pd e M5S faranno la campagna divisi, ma col comune obiettivo di impedire alla destra di fare un governo? «Noi siamo convinti che il Pd sarà il primo partito. Vogliamo fermare questa coalizione di destra fatta da partiti e leader che si detestano e si sono uniti solo per interessi di potere». Quindi l’alleanza di centrosinistra non si allargherà, anche se le elezioni per voi sembrano perse in partenza? «Ora la cosa più importante è l’unità della coalizione che oggi c’è. Della Vedova, Magi e Bonino hanno dimostrato di essere seri e affidabili, a differenza di Calenda. Ci metteremo a lavorare, candideremo le migliori personalità e il Pd sarà il primo partito d’Italia». 9 agosto 2022 (modifica il 9 agosto 2022 | 08:32) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-09 06:32:00, Il responsabile enti locali del Partito democratico: «Calenda ha tradito e va in giro con un seggio del Pd. Con i 5 Stelle siamo alleati in diverse città, l’avversario è la destra», Monica Guerzoni

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