Bongiorno: Intercettazioni? Con i trojan si possono falsificare i messaggi, è una riforma da fare con il bisturi

di Virginia PiccolilloLa presidente della commissione Giustizia del Senato: Il Parlamento delle toghe metta da parte correntismo e carrierismo C’ un nuovo Csm, il primo eletto con nuove regole. Il presidente Mattarella ha ricordato il valore dell’indipendenza della magistratura. Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia del Senato, che Csm sar? L’indipendenza della magistratura un caposaldo dello stato liberale e il Csm dovrebbe destinare ai pi alti uffici giudiziari i magistrati pi idonei, a prescindere da appartenenze correntizie. Purtroppo, invece, spesso nella realt hanno prevalso logiche spartitorie. Il sistema introdotto dalla Cartabia, che la Lega aveva criticato, non ha cambiato nulla. Ora serve una profonda riforma. Il vicepresidente Luigi Pinelli sostenuto dalla Lega, come crede che incider? Tutti i nuovi eletti hanno ottime qualit professionali, irrilevante chi abbia sostenuto il vicepresidente. A noi interessa che si operi con trasparenza, mettendo da parte il correntismo esasperato e il carrierismo. Intanto per si discute di intercettazioni. In Commissione avete fatto molte audizioni. Cosa emerso? Spunti utili sui quali riflettere. Quali? In particolare mi ha colpito apprendere che attraverso i trojan si potrebbero alterare i contenuti dei cellulari: dunque, si potrebbero, per esempio, falsificare messaggi. Sul punto c’ una vistosa lacuna normativa. Il ministro Nordio stato criticato in questi giorni. Ha sbagliato qualcosa? Polemiche inutili, perch la riforma ancora non c’. La Lega al fianco del ministro, con convinzione. Giorgia Meloni ha chiesto di non arrivare allo scontro con i magistrati. Condivido: in passato, nella stagione degli scontri, ho sempre cercato di mediare. Il tema intercettazioni sar affrontato, rinviato o limitato a sanzionare la pubblicazione? Sulle intercettazioni si potrebbero recepire alcuni paletti in tema di utilizzabilit indicati dalla stessa giurisprudenza, recuperando spunti di matrice garantista offerti dalle sezioni unite della Cassazione, poi disattesi dai singoli tribunali. Anche dalla magistratura arrivano contributi importanti. una riforma da fare con il bisturi: si deve intervenire solo laddove serve, sia sul tema della pubblicazione sia su quello dell’utilizzazione. La premier chiede buon senso, Berlusconi definisce irrinunciabile la riforma. Come se ne esce? Siamo tutti allineati, vogliamo tutti riforme incisive che abbiano come punto di partenza l’efficienza della giustizia. Ma poi la riforma dovr essere estesa al codice penale, al Csm, alle intercettazioni e agli altri temi inseriti nel programma. Le elezioni regionali imminenti influenzano il dibattito sulla giustizia? L’opposizione cerca nella maggioranza divisioni che non ci sono: avere idee diverse su come cambiare una norma fisiologico, non c’ mai un’unica soluzione tecnica. Silvio Berlusconi interviene personalmente, auspica la riforma e rivendica affinit con Nordio. Il Terzo polo offre una sponda garantista. Che sviluppi politici possono esserci nei rapporti interni alla maggioranza? Anche la Lega garantista, come dimostra il referendum che abbiamo portato avanti. Ci non in contrasto con la certezza della pena, altro tema che ci sta a cuore. Per il resto, stiamo parlando di un dibattito astratto: prima vediamo i testi, poi chi effettivamente concorder su di essi. Salvini ha indossato la veste inedita del pacificatore. C’ stato un suo intervento? No, ma condivido. La giustizia materia complessa, ed essenziale cercare di coinvolgere magistratura e avvocatura, anche per evitare il ripetersi di riforme annunciate come salvifiche, ma rivelatesi alla prova dei fatti inutili, se non dannose. 26 gennaio 2023 (modifica il 26 gennaio 2023 | 07:12) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version