“Abbiamo presentato un emendamento al Decreto Aiuti per sanare il vulnus dell’articolo 32 che esclude dal riconoscimento dell’indennità una tantum di 200 euro il personale precario della scuola e Ata con contratti in scadenza”.
Lo dichiarano, in una nota, Manuel Tuzi, capogruppo M5S della commissione Cultura della Camera e la deputata pentastellata Margherita Del Sesto, prima firmataria dell’emendamento.
“Come MoVimento vogliamo soprattutto salvaguardare il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori – aggiungono gli esponenti M5S – e per tale motivo riteniamo questa modifica urgente”.
“Gli insegnanti con contratto a tempo determinato con scadenza a giugno percepiranno i sostegni al reddito ma non il bonus perché il requisito è il sostegno al reddito su quel mese oppure la busta paga. C’è, quindi, una criticità che va subito sanata, poiché crea ulteriori distinguo tra precari ed incide sulla qualità della vita”, concludono Tuzi e Del Sesto.
Bonus 200 euro, le info utili
Il bonus è destinato anche a tutti coloro che per il mese di giugno 2022 percepiranno l’indennità di disoccupazione o la Naspi. Il bonus andrà anche ai percettori del reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali e ai colf (collaboratori domestici).
A riceverlo, dunque, saranno oltre la metà degli italiani, e cioè 31,5 milioni di cittadini. Si tratta di 13,78 milioni di lavoratori dipendenti, 13,7 milioni di pensionati e 4 milioni di altri cittadini, tra cui 900mila percettori di Reddito di cittadinanza ma anche 750mila badanti e colf.
Si tratta di una misura una tantum (cioè che viene erogato una sola volta). Il bonus si troverà direttamente nel cedolino della pensione o nella busta paga, come un aumento. Quindi non si dovrà fare alcuna richiesta. Arriverà con la busta paga di luglio (nel caso dei pensionati, attraverso l’Inps).
Ancora da definire invece il tipo di contributo che verrà dato agli autonomi e ai professionisti, che potrà contare su un fondo da 500 milioni di euro. Servirà un decreto a parte, che sarà messo a punto entro 30 giorni dal ministero del Lavoro
Il decreto Aiuti è stato varato dal governo il 3 maggio e poi ritoccato il 5 maggio, per poi ricevere ora anche il via libera della Ragioneria dello Stato. La misura verrà interamente coperta dalla tassa sugli extra profitti delle aziende energetiche, che sale dal 10% al 25%, e che garantirà un gettito da 6,5 miliardi di euro.
Docenti e Ata precari esclusi?
Dovrebbero essere esclusi tutti i docenti e Ata non di ruolo con incarico che termina il 30 giugno 2022. Si tratta di lavoratori che hanno beneficiato dell’esonero dello 0,80% nel primo quadrimestre dell’anno in corso ma che, non avendo una “retribuzione” nel mese di luglio (condizione prevista dal Decreto Aiuti), in quanto non più in servizio, non potranno ricevere direttamente l’indennità dall’istituto scolastico; i medesimi soggetti, peraltro, beneficiando della Naspi solamente dal mese di luglio 2022 in poi, non otterranno neanche il bonus dall’Inps (rileva la Naspi solo di giugno). È possibile, però, che in sede di conversione in legge del decreto, si possa ovviare a questa criticità.
, 2022-06-02 11:50:00, “Abbiamo presentato un emendamento al Decreto Aiuti per sanare il vulnus dell’articolo 32 che esclude dal riconoscimento dell’indennità una tantum di 200 euro il personale precario della scuola e Ata con contratti in scadenza”.
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