Validazione dei buoni per compravendite mai avvenute, reclutamento dei titolari del bonus con catene di passaparola per indurli alla spendita illegale e a intascare una percentuale, errata applicazione delle aliquote Iva sui beni acquistati con i voucher. Sono solo alcune delle azioni truffaldine che le magistrature di Napoli e Catanzaro hanno scoperto nelle loro indagini legate al funzionamento corretto del bonus cultura. La truffa Come emerge dagli atti giudiziari snocciolati dall’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), le truffe ai danni dello Stato, legate al bonus cultura riservato ai 18enni, ammonterebbero a una cifra di quasi 600.000 euro a Napoli, e 1,4 milioni di euro a Catanzaro. Il Gip di Napoli, Antonio Baldassarre spiega che tali truffe «sarebbero state possibili solo con il concorso volontario e consapevole dei neo maggiorenni destinatari del bonus, che si prestavano a negoziarlo in maniera artificiosa e truffaldina». Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’arresto di varie persone tra cui una coppia titolare di un negozio di informatica. Inoltre, ha ordinato il sequestro di un importo pari al valore delle somme truffate allo Stato, ovvero 590.152 euro, a carico di 16 indagati. I meccanismi della truffa La truffa che avevano organizzato i due coniugi del negozio di informatica, funzionava nel modo seguente: il “capo maglia”, ossia il soggetto che si incaricava di raccogliere presso i propri conoscenti i buoni dei diciottenni, secondo l’accusa ha guadagnato con le truffe oltre 300.000 euro. L’inchiesta Agli atti dell’inchiesta ci sono molte conversazioni su WhatsApp tra i truffatori, che negoziavano anche la spartizione: il 70% andava al “capo maglia”, il 30% agli altri. I pagamenti avvenivano con bonifico bancario. , 2022-12-11 16:29:00, Validazione dei buoni per compravendite mai avvenute, reclutamento dei titolari del bonus con catene di passaparola per indurli alla spendita illegale e a intascare una percentuale, errata applicazione delle aliquote Iva sui beni acquistati con i voucher. Sono solo alcune delle azioni truffaldine che le magistrature di Napoli e Catanzaro hanno scoperto nelle loro indagini […]
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