Chi è il Viktor Bout, il trafficante d’armi rilasciato dagli Usa per Brittney Griner

di Guido Olimpio

Nato 55 anni fa, un figlio dell’Armata Rossa dove ha servito raggiungendo il grado di colonnello: si trovava in una prigione dell’Illinois dove deve scontare una condanna a 25 anni

Gioved 8 dicembre gli Stati Uniti e la Russia hanno trovato un accordo per uno scambio di prigionieri: Brittney Griner, cestista statunitense che era stata arrestata per il possesso di marijuana, stata rilasciata dalle autorit di Mosca in cambio di Viktor Bout, trafficante russo. Questo il ritratto di Bout.

Viktor Bout stato tante cose nella sua vita spericolata. Ex ufficiale, commerciante, facilitatore di contatti, trafficante d’armi globale e, come ha spesso sostenuto, trasportatore di merci. Ora al centro dello scambio con due americani detenuti da Mosca, la cestista Brittney Griner e l’ex marine Paul Whelan . Uno scambio che si compito l’8 dicembre — ma solo parzialmente, perch Whelan resta nelle mani dei russi.

Bout, l’uomo del momento, avvolto dalle nebbie di guerra, dai si dice, dall’ambiguit di chi deve giocare su tanti tavoli compreso quello del Diavolo.

Nato 55 anni fa – data incerta -, forse d’origine tagika ma non si esclude neppure che abbia un legame ucraino, un figlio dell’Armata Rossa dove ha servito raggiungendo il grado di colonnello, specialista in lingue. Infatti ne parla una mezza dozzina, dote formidabile se devi agire dall’Africa al Sud America. Perch una volta smessa la divisa Bout si lanciato negli affari con una piccola compagnia aerea usando dei robusti Antonov, quindi ha allargato gli orizzonti stabilendo relazioni proficue con i libici di Gheddafi, presidenti, capi ribelli, mujaheddin afghani del leggendario Massud chiunque avesse bisogno di muovere munizioni, cannoni, bombe ma anche di cibo, prodotti civili legali e altri meno. Sentieri tortuosi. I nemici possono sfiorarsi senza spararsi, le intelligence occidentali usano il trafficone facendo finta di nulla, gli emiri sunniti offrono piste dal quale decollano grossi cargo. A volte erano scelte legate a piani inconfessabili, in altre occasioni i velivoli di Bout rappresentavano la soluzione pi rapida e conveniente sotto tutti i punti di vista.

Per anni Viktor ha mosso materiali, ma – secondo gli Usa – ha anche fatto da sponda alle attivit dei servizi segreti russi. Lui ci guadagnava, loro pure. Un insieme di conoscenze, rapporti di forza, agilit, scaltrezza, pragmatismo, cinismo. La sua figura cresciuta al punto da essere narrata in film e libri. Consacrazione spettacolare simile a quella dei grandi padrini della droga o dei boss messicani. Un simbolo negativo, ma sempre un simbolo e per giunta al centro di chiss quali operazioni. Vere e presunte. Cos diventato un bersaglio di alto valore per la Giustizia americana che, con pazienza, ha creato le condizioni per una trappola scattata a Bangkok nel 2008. I thailandesi collaborano, lo arrestano e nonostante le pressioni della Russia lo consegnano a Washington. L’accusa ufficiale nei suoi confronti quella di una possibile fornitura di armi ai guerriglieri marxisti colombiani delle Farc. Gli agenti della Dea si sono finti rappresentanti della fazione pronti ad acquistare sistemi sofisticati. Lui ha abboccato all’esca. Un errore grave, perch un tribunale statunitense lo condanner a 25 anni, da scontare in una prigione dell’Illinois.

A Mosca non lo hanno per mai dimenticato. Lo hanno difeso e celebrato organizzando una mostra dei suoi dipinti. S, perch la pittura, insieme alla musica classica, uno dei suoi hobby. Il Cremlino ha sostenuto che la sua incriminazione era una manovra politica contro un libero imprenditore. E per molto tempo ha cercato diverse strade per tirarlo fuori, azioni per sfociate — per anni — in nulla. Gli Stati Uniti non erano disposti a lasciare andare via un personaggio di questo calibro. Poi esplosa la crisi ucraina e i russi hanno usato la tecnica iraniana, che consiste nel prendere degli ostaggi occidentali da barattare. Cos si aperto un varco nel muro del penitenziario. Prima virtuale. Ora, reale.

28 luglio 2022 (modifica il 9 dicembre 2022 | 11:13)

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, 2022-12-09 10:16:00, Nato 55 anni fa, è un «figlio» dell’Armata Rossa dove ha servito raggiungendo il grado di colonnello: si trovava in una prigione dell’Illinois dove deve scontare una condanna a 25 anni, Guido Olimpio

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