Brasile, Lula attacca lintelligence sullassalto ai palazzi del potere: Nessuno mi ha informato

di Redazione Online

Il presidente brasiliano parla dell’irruzione del 9 gennaio al Congresso, alla Corte Suprema e alla Presidenza: Neanche un avviso da esercito, polizia e Marina. E su Bolsonaro: Ho avuto l’impressione che le persone stessero seguendo i suoi ordini

Il presidente brasiliano Luiz Incio Lula da Silva — nella prima intervista tv dal suo insediamento, rilasciata a GloboNews —  ha accusato il silenzio dell’intelligence sull’assalto al Congresso, alla Corte Suprema e alla Presidenza dei sostenitori di Jair Bolsonaro l’8 gennaio a Brasilia: Nessuno ha avvertito  il presidente della Repubblica di quanto  sarebbe potuto accadere. Qui non abbiamo avuto informazioni dall’esercito, dalla polizia, dalla marina… Nessuna delle informazioni stata utile. Ha parlato della sua sorpresa quando ha scoperto che la manifestazione che poi ha portato all’irruzione dei sostenitori radicali pro-Bolsonaro alle sedi dei tre rami del governo, nel tentativo di rovesciare il leader progressista, era stata indetta da pi di una settimana sui social network: Se avessi saputo che centinaia di persone erano arrivate a Brasilia il venerd prima degli attentati non avrei viaggiato. Il giorno degli attacchi ai palazzi del potere — un’occupazione ispirata dall’assalto al Campidoglio statunitense ad opera di decine di manifestanti pro-Trump, nel gennaio di due anni fa —, infatti, Lula non si trovava a Brasilia ma era in visita alla citt di Araraquara, colpita dalle inondazioni causate dalle forti piogge di inizio anno.

Lula ha lanciato anche un attacco durissimo al suo predecessore: Ho avuto l’impressione che fosse l’inizio di un colpo di Stato. Ho persino avuto l’impressione che le persone stessero seguendo l’ordine e i comandi che Bolsonaro aveva dato da molto tempo. Con l’analisi, il presidente brasiliano torna indietro a subito dopo le elezioni del 30 ottobre, dove ha sconfitto Bolsonaro con il 50,9% dei voti: Penso alla sua decisione di tacere dopo aver perso, settimane e settimane senza dire nulla. La sua decisione  di non passarmi le funzioni, di partire per Miami come se stesse scappando per paura di qualcosa e il suo silenzio anche dopo i fatti. Mi ha dato l’impressione che sapesse tutto quello che stava succedendo, che aveva molto a che fare con quello che stava accadendo. Nell’intervista, il presidente brasiliano ha insistito sul fatto che tutti coloro che hanno partecipato all’assalto devono essere condannati perch altrimenti la democrazia non pu essere garantita.

Per i fatti dell’8 gennaio Lula ha anche criticato l’ ex ministro della giustizia  Anderson Torres:Sapeva cosa sarebbe successo. Se n’ andato e, quando tornato, ha lasciato in Florida il cellulare, cos non avremmo fatto accertamenti. Ma faremo le indagini. E ha mandato un avvertimento alle Forze Armate: Non voglio finire nei guai con la Forza, non voglio che loro si mettano nei guai con me. E voglio che torniamo alla normalit, tutto qui…  Chi vuole fare politica, si tolga la divisa, si dimetta dal suo incarico, crei un partito politico e vada a fare politica.

Bolsonaro intanto sta cercando un modo per restare negli Stati Uniti: ufficialmente in vacanza in Florida, anche se la sua permanenza stata interrotta da un ricovero in una clinica privata per forti dolori addominali dovuti all’accoltellamento che sub nel 2018 durante la campagna elettorale per la presidenza. Da l ha definito incredibili gli eventi dell’8 gennaio. La Corte suprema federale brasiliana, su richiesta del procuratore generale della Repubblica, ha deciso di indagare l’ex presidente per istigazione e responsabilit intellettuale degli attentati contro lo Stato che hanno scatenato l’occupazione, il saccheggio e svariati atti di vandalismo negli edifici che si affacciano sulla Piazza dei Tre poteri.

19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 01:56)

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