Un brindisi alla solidarietà: il vino buono fa «bene» e aiuta le scuole di quartiere

di Paolo Foschini

Cifra record per la seconda asta «Barolo en Primeur» della Fondazione Cr di Cuneo. Quasi 800mila euro già raccolti per finanziare progetti su educazione e inclusione. Compratori attivissimi da Tokyo a New York

Si dice che il passo più importante lungo una strada non è il primo ma il secondo, perché è lì che una partenza si trasforma in viaggio. «O nell’inizio di una tradizione – corregge uno in sala, tra i sorrisi soddisfatti di tutti quanti all’uscita – che quando si parla di vino è la parola più bella». È la seconda edizione di Barolo en primeur, tecnicamente un’asta ma nel concreto una gara di solidarietà che dopo l’esordio già straordinario dello scorso anno è andata questa volta anche più in là. Con un meccanismo semplice: tu compri uno dei migliori vini del mondo e i soldi vengono utilizzati per finanziare progetti come «Reloaded – Scuole di quartiere» per ragazzi con difficoltà sociali o comportamentali, promosso dalla cooperativa Lunetica; o come «Nega-so», portato avanti da Liberitutti sui temi dei flussi migratori e dell’integrazione; o come «CivicAttiva», percorso di cittadinanza attiva proposto alle scuole in materia di cambiamento e sostenibilità dall’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights Foundation… In totale, a sostegno di questi e altri propositi, l’edizione 2022 dell’iniziativa ha consentito di raccogliere 769.800 euro. Finora. Ma destinati certamente a superare la soglia degli 800mila quando anche l’ultimo lotto sarà «battuto» alla prossima Asta mondiale del tartufo bianco di Alba.

Castello

E adesso torniamo un attimo indietro, all’ultimo fotogramma della serata del 28 ottobre scorso svoltasi di nuovo al Castello Grinzane Cavour. A promuoverla è la stessa squadra dell’anno prima: Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con Fondazione Crc Donare Ets e con il Consorzio di tutela Barolo-Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Pubblico in sala, videocollegamento diretto con New York, altri potenziali compratori al telefono anche da Hong Kong. In palio 14 barriques di Barolo della vendemmia 2021, provenienti dalla Vigna Gustava che ricopre le pendici ai piedi del Castello e che appartiene alla stessa Fondazione Crc. In ogni botte 225 litri, che al termine dei quattro anni obbligatori di «affinamento» (questo significa en primeur) potranno trasformarsi a partire dal 2025 in circa 300 bottiglie uniche, contrassegnate da un’etichetta numerata e firmata da Michelangelo Pistoletto.

Ma oltre alle 14 barrique della Vigna Gustava ci sono altre 1.200 bottiglie di barolo e Barbaresco offerte dai produttori del Consorzio e divise in dieci lotti in base al Comune di provenienza. E se i progetti solidali legati alle botti sono già definiti al 50 per cento (l’altra metà sarà lasciata alla libera indicazione dei compratori) le bottiglie del Consorzio serviranno invece a sostenere la Scuola Enologica di Alba. E siamo a quel fotogramma di cui sopra. Dove si vede il direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo, teoricamente giunto al termine della serata, affidare invece il martello al presidente Ezio Raviola dopo l’annuncio di un mega-lotto extra offerto dalla Fondazione come l’anno scorso come sorpresa finale: una maxibotte da 500 litri, per un totale futuro di circa 660 bottiglie, venduta in chiusura dal presidente Raviola per la cifra-record di 175mila euro. L’altro record della serata, per le botti «normali», se lo aggiudica il lotto 23 con 45mila euro.

«L’edizione di Barolo en primeur appena conclusa – ha detto Raviola al termine – si conferma di altissimo livello e ci regala grandi soddisfazioni. Cresce la partecipazione sia dei filantropi italiani che stranieri, cresce il radicamento sul territorio, cresce il numero di progetti sostenuti e cresce il ricavato a fini sociali. Un segnale molto più che positivo che ci incoraggia a proseguire nella direzione tracciata. La sfida, ora, è proiettata al futuro per ampliare la platea dei donatori-acquirenti e sostenere, con la prossima edizione, un numero sempre maggiore di enti non-profit». «La grande partecipazione di investitori interessati ai “fine wines” – aggiunge Matteo Ascheri, presidente del Consorzio – è un risultato eccezionale che rappresenta una solida base dalla quale partire per il coinvolgimento sempre maggiore dei produttori di Barolo e Barbaresco nello sviluppo di questo progetto che è solo alla sua seconda edizione. Ed è anche il segnale che il modello di vendita “in anteprima” può e deve essere una prospettiva valoriale per Barolo e Barbaresco, vini conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo, che potranno così aprire la strada e presidiare il mercato dell’”en primeur”, ancora poco sviluppato in Italia».

Il risultato economico dell’edizione 2022 supera ampiamente la cifra, già alta, dei circa 660mila euro raccolti lo scorso anno. Cinque dei 24 lotti messi all’asta sono stati aggiudicati a partecipanti presenti in diretta da New York e da Hong Kong. Mentre i lotti comunali dei produttori sono stati aggiudicati per cifre che hanno complessivamente quasi raddoppiato le basi d’asta. Il vino delle barriques di Barolo en primeur è vinificato da Enosis Meraviglia di Donato Lanati, uno dei massimi esperti internazionali del settore, ed è giudicato dal wine critic e Ceo di Vinous Antonio Galloni, il quale ha assegnato un range di punteggi medi che vanno da 92 a 94 e coniato gli Nft (Non Fungible Token), certificati di autenticità digitale garantiti tramite blockchain, che saranno annessi ad ogni bottiglia.

Energia

Tra gli altri progetti già selezionati per essere sostenuti, oltre a quelli citati all’inizio, la «Banca del fare» di Fondazione Matrice Ets per la promozione e il recupero dei saperi e del paesaggio dell’Alta Langa; il restauro e la valorizzazione della cantina storica di Villa Arconati, con Fondazione Augusto Rancilio; il percorso «L’energia dell’arte tra natura, scienza e tecnologia», promosso dal Museo-Castello di Rivoli per l’avvicinamento all’arte contemporanea e alla sostenibilità; infine il progetto «Nuove forme di vita» per educare i bambini tra i 5 e 12 anni al patrimonio culturale, con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Le offerte per Barolo en primeur si chiuderanno domenica 13 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba– come si è detto – sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong: verrà messa all’asta la quindicesima e ultima barrique della Vigna Gustava e la donazione sarà devoluta a favore della charity internazionale Mother’s Choice, che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani madri in difficoltà.

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7 novembre 2022 (modifica il 7 novembre 2022 | 23:59)

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