Brozovic, coro e saluto nazista alla festa della Croazia

di Pierfrancesco Catucci

Il centrocampista dell’Inter e il difensore dello Zenit Lovren ripresi mentre festeggiano con le canzoni del gruppo neonazista Thompson il terzo posto della Croazia ai Mondiali. Era gi successo in Qatar

Indice e medio ben distesi, anulare e mignolo piegati su se stessi e pollice all’ins: una pistola mimata con le mani che sembra sparare verso l’altro. Con una musica di sottofondo e tre parole inequivocabili: Za dom spremni (Pronto per la patria), il saluto utilizzato dal movimento nazi-fascista degli Ustascia durante la Seconda guerra mondiale (l’equivalente del pi noto Sieg Heil nazista) e, pi avanti, durante la guerra di indipendenza dei primi anni Novanta. C’ un video che circola in rete, non il primo nelle ultime settimane, che ritrae il centrocampista dell’Inter Marcelo Brozovic e il difensore dello Zenit San Pietroburgo (ex Liverpool) Dejan Lovren che festeggiano cos, sulle note delle canzoni del gruppo neonazista Thompson, il terzo posto ai Mondiali in Qatar.

This is former @LFC defender Dejan Lovren & @intermilan player Marcelo Brozovic singing ?Za Dom Spremni? (For homeland – ready).

It?s a salute used during World War II by the Croatian fascist Usta?e movement. It was the Usta?e equivalent of the Nazi salute “Sieg heil”. https://t.co/tkoz4RjWmJ pic.twitter.com/xzGvh0wQjq

— Smajo Be?o (@SmajoBeso) December 19, 2022

Non una novit, si diceva, perch gi alla vigilia della semifinale contro l’Argentina, tutta la delegazione della Croazia ai Mondiali in Qatar era finita nell’occhio del ciclone per un altro video che ritraeva giocatori e staff festeggiare la vittoria ai quarti contro il Brasile con le canzoni della stessa band i cui testi sono zeppi di riferimenti neonazisti. Quel za dom spremni, infatti, l’incipit di una delle canzoni di Thompson, pseudonimo di Marko Perkovic e frontman dell’omonima band, noto in patria per le posizioni estreme e per l’annuale partecipazione alle celebrazioni per il Giorno della Vittoria (il 5 agosto, quando si festeggia la fine dell’autonomia serba in Krajina) a Cavoglave, la sua citt natale.

Il saluto Za dom spremni, istituito dagli Ustascia nel 1941 e ripreso dai gruppi paramilitari di estrema destra durante la guerra di indipendenza croata — come il saluto romano in Italia — stato vietato dalla legge, tanto che anche la Corte costituzionale della Croazia si pronunciata sul tema, inquadrandolo come reato contro l’ordine pubblico e per incitamento all’odio. Tanto che, nel 2013, Josip Simunic (difensore della Nazionale, a lungo all’Hertha Berlino, e oggi allenatore delle Nazionali giovanili) era stato condannato proprio per incitamento all’odio basato su motivi razziali, etnici e religiosi, poich il saluto una manifestazione dell’ideologia razzista. Decisione condivisa dall’Alta Corte penale della Croazia che ha stabilito che coloro che lo usano esprimono idee politiche inaccettabili, sulle quali la Repubblica di Croazia come paese democratico non si basa. Simunic, durante i festeggiamenti per la qualificazione ai Mondiali del 2014 in Brasile, arring la folla con il saluto Ustascia e per questo fu multato per 3.200 euro dalla sua federazione, squalificato per 10 giornate dalla Fifa e costretto a saltare l’intera spedizione mondiale. Fece ricorso per la riduzione della squalifica ma, qualche mese pi tardi, la Fifa lo rigett e aggiunse un’ulteriore ammenda di 30mila euro circa.

21 dicembre 2022 (modifica il 21 dicembre 2022 | 18:17)

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, 2022-12-21 17:53:00, Il centrocampista dell’Inter e il difensore dello Zenit Lovren ripresi mentre festeggiano con le canzoni del gruppo neonazista Thompson il terzo posto della Croazia ai Mondiali. Era già successo in Qatar, Pierfrancesco Catucci

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