Brugnaro: «Sono di centrodestra ma Di Maio da noi avrebbe spazio

di Giuseppe Alberto FalciIo sono diverso da lui e da Sala ma se Di Maio venisse da noi capirebbe che è l’unica area ad avere agibilità politica Qual è il futuro dell’area di centro? «Non le so dare una risposta. Sono un sindaco civico di centrodestra e Coraggio Italia ha l’ambizione di restare in quest’area». Parla Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e, appunto, leader di Coraggio Italia. «Il tema non è l’operazione di Palazzo, la somma di sigle o il reclutamento di personale politico. Il punto vero — spiega — è andare sui territori, dare risposte ai cittadini su bollette, caro energia…». Nelle ore in cui Luigi Di Maio incontra il primo cittadino di Milano Beppe Sala per porre le basi di un nuovo polo centrista che guarda ai sindaci, la domanda al primo cittadino della Serenessima è d’obbligo. Sindaco, è stato contattato anche lei? «Ripeto, io sono un sindaco civico di centrodestra. Mi faccia fare una battuta. L’incontro fra Di Maio e Sala era talmente riservato che ho visto le foto del faccia a faccia sul vostro giornale. Aggiungo poi che Sala ha una bella casa. Battute a parte, io non c’entro nulla con loro». Ha lodato però il ministro degli Esteri per la scissione. «E lo ribadisco perché Di Maio ha ammesso di avere sbagliato. Il suo è stato un atto di coraggio. Io qui sto parlando di merito e qualità». Lei cosa gli consiglierebbe oggi, lo vorrebbe nel centrodestra? «Se venisse nel centrodestra capirebbe che è l’unica area che ha agibilità politica. Le faccio un esempio, in campagna elettorale ho dichiarato che avrei fatto il termovalorizzatore e da sindaco l’ho fatto. Se tu dichiari ai tuoi elettori una cosa, poi la devi fare. Basta con i truffatori». Qual è lo stato di salute del centrodestra? «La gente non vuol sapere dei litigi e dei personalismi. Sono stati commessi errori nel passato, penso anche alla scelta dei candidati delle recenti Amministrative. Adesso però bisogna voltare pagina e pensare al futuro dei nostri bimbi». Il suo progetto politico è dunque quello di rafforzare l’area di centro del centrodestra? «Esatto. Più quest’area sarà grande più il centrodestra sarà forte». Invoca una leadership moderata, non quella di Giorgia Meloni? «Io, di mio, non sono un moderato. A capo del centrodestra di domani penso a una persona meritevole e preparata. Moderato non vuole dire niente. Io mi definisco un pragmatico. C’è già qualcuno che sappia intercettare i voti di centrosinistra?». Molti voti di sinistra, quelli delle periferie, se li prende già Meloni. «Non so, so solo che la gente è stufa: prima ha votato Berlusconi, poi Renzi, e poi ancora Grillo». Calenda e Renzi faranno parte del vostro progetto? «Carlo ha dichiarato di no. Dopodiché, nell’area di centrodestra sono tutti benvenuti». 7 luglio 2022 (modifica il 7 luglio 2022 | 23:53) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-07 21:13:00, Io sono diverso da lui e da Sala ma se Di Maio venisse da noi capirebbe che è l’unica area ad avere agibilità politica, Giuseppe Alberto Falci

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