Btp Italia, perché la cedola può salire al 10% Boom di ordini: ultimo giorno per comprare

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Btp Italia: oltre 5 miliardi di euro in due giorni di ordini

Il primo giorno di collocamento per l’offerta della nuova emissione di Btp Italia si era concluso con ordini superiori ai 3 miliardi di euro: il Tesoro aveva annunciato di aver collocato esattamente 3,184 miliardi, a fronte di 102.833 contratti sottoscritti. Il secondo giorno, 15 novembre, si è chiuso con ordini di poco superiori ai 2,2 miliardi, a fronte di 81.031 contratti sottoscritti (103.077 ieri), portando così il totale dei primi due giorni a 5,428 miliardi (3,184 mld ieri), un risultato di poco inferiore alla precedente emissione in cui gli ordini dei primi due giorni avevano sfiorato i 6 miliardi.
Essendo un titolo indicizzato all’inflazione, con il caro vita degli ultimi mesi ha trovato terreno fertile e ha raggiunto un livello di crescita inatteso, a doppia cifra. Motivo per il quale sembra riscuotere fra gli investitori in questo preciso contesto economico e finanziario. Anche nei calcoli stilati dal Mef, infatti, non è considerata l’ipotesi che nei prossimi anni l’Italia vada in deflazione (dal momento che a ottobre l’indice di aumento dei prezzi ha raggiunto il 12%), ma solo di rallentamento, quindi di inflazione in discesa. Intanto, chiusura in calo per lo spread tra Bpp e Bund. A fine seduta, il 15 novembre, il differenziale di rendimento tra il Btp benchmark decennale italiano e il pari scadenza tedesco si è attestato a 195 punti base, dai 203 punti della vigilia, sotto la soglia dei “200” per la prima volta da luglio scorso. Scende nettamente anche il rendimento del Bpp decennale benchmark che si attesta al 4,04% dal 4,19% registrato al closing precedente.

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