“L’insegnante deve poter fare il suo lavoro. Non metto in dubbio il diritto degli studenti di trovare luoghi e momenti di discussione sui problemi dell’oggi: ciò purché non si impedisca al docente di svolgere il suo lavoro e agli studenti non interessati di continuare a seguire le lezioni”. Così, a pochi giorni dalla notizia della difesa legale degli insegnanti aggrediti nelle scuole dall’Avvocatura dello Stato, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso del convegno Anp e di Laboratorio Apprendimento al Goethe-Institut di Roma. Al centro dell’incontro, di ambito internazionale, questioni che riguardano i docenti in Europa ed, in particolare, reclutamento, valutazione, carriera.
Valditara ha toccato la questione del burnout in ambito scolastico. “Dobbiamo affrontare un tema che viene sempre più denunciato, quello del burnout del docente, offrendogli serenità, sicurezza, sostegno psicologico se necessario. Anche da questo punto di vista ciò deve essere carico dello Stato, non del docente”.
“Questo è stato fatto per stare dalla parte dei lavoratori della scuola e garantire a loro rispetto”, ha detto ancora il Ministro che poi ha parlato di edilizia scolastica: “Abbiamo trovato tanti soldi per la sicurezza e per la bellezza delle scuole. Queste non devono solo essere sicure ma anche belle, accoglienti, con suoni, colori, luci giuste. Se si entra in un bel luogo, in cui è piacevole entrare, si lavora meglio e si studia meglio. Ad esempio, l’Assessore provinciale di Milano aveva disposto che tutte le nuove scuole o quelle ristrutturate avessero un piccolo studio, una scrivania, un computer per ogni docente dove poter ricevere, studiare, o anche riposarsi”.
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