Energia
di Fausta Chiesa19 gen 2023
Il prezzo del gas naturale in Europa nelle prossime settimane e mesi si attester intorno a 70 euro al megawattora (il 19 gennaio poco sopra i 60 euro/MWh) e comunque non andr pi sopra i 100 euro, quindi non dovremmo rivivere i prezzi folli dei mesi scorsi, che hanno fatto balzare le bollette di gas e luce (che, al contrario, potrebbero presto calare del 35%). Ne convinto Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia, che cita a esempio le quotazioni dei contratti futures del Ttf di Amsterdam, che fino a dicembre 2023 (cambiano continuamente, ma oggi i prezzi sono questi) non superano appunto i 70 euro. La premessa — dice al Corriere – che siamo in una situazione caotica da un anno e pi, sia per l’instabilit dovuta guerra in Ucraina, ma anche per l’inefficienza dei mercati. Detto questo, nei mercati delle commodity si guarda al futuro e una serie di considerazioni ci fanno ben sperare: i tedeschi hanno costruito i rigassificatori, abbiamo le scorte piene, stiamo usando il carbone e il clima finora stato mite. I prezzi altissimi (record ad agosto a 350 euro, ndr) che abbiamo avuto nei mesi passati erano giustificati dal panico di rimanere senza, pericolo che ora molto pi remoto.
Eolico e nucleare
Anche perch ci sono altri fattori positivi. In Francia — spiega Tabarelli — la produzione nucleare, che era quasi dimezzata a causa della manutenzione delle centrali, sta risalendo. E l’eolico del Nord, che l’estate scorsa era mancato e anche per questo (oltre alla corsa all’accaparramento per riempire i depositi) i prezzi erano schizzati in questo inverno, una manna: nei primi 15 giorni di gennaio la potenza del vento sempre sopra i 100 gigawatt per tutte le ore, il 25 per cento in pi su anno, una potenza pari a quella di cento centrali nucleari. Certo, se arrivasse la botta di freddo costante e il nostro Paese avesse bisogno di consumare oltre 400 milioni di metri cubi di gas al giorno (attualmente siamo intorno a 300 milioni, dato Snam), il razionamento non sarebbe da escludere.
Risparmio energetico
Quali altri fattori influiranno sull’evoluzione dei prezzi del gas? La componente geopolitica della crisi — spiega Simona Benedettini, economista dell’energia — che complessa da prevedere come le altre variabili che influenzano i prezzi. E nel breve periodo, oltre all’andamento delle temperature e quindi da quanto ancora mite continuer a essere l’inverno, in parte il prezzo dipender da quanto il comparto elettrico riuscir a risparmiare nei consumi di gas e quanto le condizioni climatiche permetteranno di continuare nell’andamento record della produzione rinnovabile di questi mesi.
Gnl, l’incognita cinese
Ma l’aspetto pi importante per il medio periodo e cio per l’inverno a venire la capacit dell’Europa di approvvigionarsi di gas sui mercati internazionali per riempire gli stoccaggi. Per l’Italia — sottolinea Benedettini — necessario realizzare gli impianti di rigassificazione di Ravenna e Piombino data la crescente quota di Gnl che stiamo comprando per affrancarci dal gas russo. Altro fattore la domanda cinese di Gnl: se dovesse risultasse particolarmente alta, in estate potremmo avere un ritorno delle tensioni sui prezzi gas.
Ma la cosa importante — conclude Tabarelli — anche un’altra: Il messaggio passato: l’Europa ha capito che deve diversificare e non dipender mai pi da un Paese fornitore per il 40 per cento dei consumi come lo era con la Russia.
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