Calo di iscritti al liceo classico, Galiano: A scuola si è insinuata la mentalità aziendalista

Sul dibattito riguardo il calo degli iscritti al liceo classico, interviene il docente e scrittore, Enrico Galiano. 

Si diceva che i giovani non si iscrivono più al Liceo Classico e che questo fatto ha portato alcuni a ribadire un vecchio detto: “il Classico ti apre la mente”. Tuttavia, questa idea è messa in dubbio, poiché non si è sicuri che il tipo di scuola e di materie studiate siano i fattori decisivi nell’apertura mentale degli studenti. Inoltre, si sottolinea la presenza di un antico pregiudizio nei confronti delle materie umanistiche rispetto a quelle scientifiche.

Si suggerisce invece di considerare altre cause che influiscono sulla formazione della mentalità degli studenti, come l’ambiente familiare e la classe sociale. Infatti, meno del 10% dei diplomati del Liceo Classico proviene da famiglie di operai o impiegati; il resto appartiene a ceti sociali benestanti, come la borghesia, i professionisti e gli artisti.

Massimo Gramellini fa notare che il Liceo Classico è come andare in palestra: un’attività faticosa che a prima vista sembra inutile, ma che in realtà ha un suo valore, spiega Galiano.

Tuttavia, questa prospettiva è solo per chi può permettersi di vedere la scuola in questo modo, mentre ci sono molti altri giovani che non hanno il tempo o i mezzi per fare questo tipo di esperienza e che devono dedicare il loro tempo al lavoro. Inoltre, c’è anche chi è cresciuto solo ascoltando la campana del lavoro e non ha avuto la possibilità di dedicare del tempo alla scoperta di se stesso, conclude lo scrittore.

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