Il cappotto del 2018 e gli altri messaggi del Re a Natale in tv

di Enrica Roddolo

Continuit, col regno della madre Elisabetta. E innovazione: apertura a tutte le fedi, impegno sull’attualit, a costo di rischiare intromissioni, e una monarchia snella

Un discorso di Natale nel segno della tradizione con il richiamo alla memoria della regina Elisabetta, quello che Carlo III ha affidato alla tv per entrare nelle case dei suoi concittadini. Ma che gi ha fatto intravedere la strada che intende percorrere il nuovo sovrano che il 6 maggio sar incoronato a Westminster Abbey.

Con le parole come con le scelte dell’abito: per il Re lo stesso cappotto indossato nel 2018, a Sandringham (per il primo Natale dei Sussex in famiglia dopo le nozze dell’aprile 2018). Kate, principessa del Galles, l’ha seguito, ripescando dall’armadio un robe-manteau di Alexander McQueen gi sfoggiato due anni fa. Mentre Camilla ha confermato la sua riconoscenza alla regina per il suo ruolo regale benedetto proprio dalla scomparsa sovrana a febbraio di 2022, appuntando al bavero dell’abito firmato Anna Valentine, una spilla di Elisabetta.

Un sovrano che, come conferma quel cappotto gi visto, non rinuncer dunque alla sua passione sostenibile, e alla sua crociata verde anche se la posizione di re imporr un approccio differente. Fedele al mantra di riutilizzare, in modo sostenibile gli abiti, e prediligere scelte ad alto tasso di compatibilit ambientale. Cos l’albero dietro di lui nel discorso di Natale era addobbato solo con decori di carta e vetro riciclato.

Un sovrano che rafforzer il ruolo di personalit unificatrice del Paese, capace di infondere quello “spirito di comunit” sempre evocato dalla scomparsa regina e che anche re Carlo nel discorso di Natale ha evidenziato. Non a caso l’operazione Spring Tide l’indomani della morte della madre l’aveva subito portato ai quattro angoli del regno per rinsaldare lo spirito di appartenenza al Regno Unito, di diverse anime (prima quella scozzese tentata dall’indipendenza). Ma anche le relazioni con il Galles, non sono sempre state facili: quando Carlo fu nominato negli anni ’60 dalla madre principe di Galles, le tensioni per esempio erano alte.

Un sovrano, soprattutto, che non rinuncer a dire la sua su questioni di attualit. Cos, mentre il Paese attraversato da scioperi e tensioni con i sindacati, il nuovo re non ha esitato a entrare nel merito. Lodando il lavoro di chi presta servizio pubblico. Quasi prendendo posizione, come spesso ha fatto da principe di Galles, con i suoi cosiddetti Black spider memos (cos sono stati chiamati i suoi appelli informali al governo nel corso degli anni). E con approccio caldo e attento ai problemi della povert, dell’emarginazione, come ha sempre fatto con le sue fondazioni.

Un sovrano fedele al ruolo di guida spirituale del Paese nel nome della Chiesa Anglicana di cui Supreme Governor (come lo era Elisabetta), ma aperto a mille sfumature religiose: non passato inosservato il suo riferimento a moschee, sinagoghe, templi e persino la sua apertura a chi una fede non ce l’ha.

Un sovrano deciso a snellire la monarchia: come hanno confermato le immagini del discorso che hanno presentato agli spettatori solo la prima linea dei Windsor.

26 dicembre 2022 (modifica il 26 dicembre 2022 | 16:12)

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