Welfare
di Enrico Marro11 dic 2022
La manovra del governo Meloni rafforza l’assegno unico e dispone una stretta sul reddito di cittadinanza. Su entrambi i fronti l’Inps gi impegnato per migliorare la situazione, dice il direttore generale, Vincenzo Caridi. Per l’assegno unico, spiega, non sar pi necessario presentare la domanda ogni anno, ma sar l’Inps a versare automaticamente il dovuto. Sul Reddito, i controlli sono sempre pi stringenti e destinati a rendere difficili nuovi abusi e truffe ai danni dello Stato.
Cominciamo dall’assegno unico. Siete pronti ad attuare le novit previste dal disegno di legge di Bilancio?
Se non ci saranno modifiche durante l’iter parlamentare (estremamente improbabili, ndr.), l’anno prossimo per il primo figlio con meno di un anno di et scatter un aumento del 50% dell’assegno unico universale. Oggi, per ogni figlio, l’importo varia da un minimo di 50 euro a un massimo di 175 euro al mese, in base all’Isee. La manovra prevede che da 175 euro si passi a 262,5 euro con Isee fino a 15mila euro e figli con meno di un anno d’et. Per Isee superiori, l’assegno si riduce gradualmente fino a 75 euro per Indicatori della situazione economica familiare pari o superiori a 40mila euro. previsto inoltre un aumento del 50% dell’assegno per le famiglie con tre figli, fino ai tre anni di et di ciascun figlio, a patto che l’Isee non superi 40mila euro.
Rispetterete i tempi? Il nuovo assegno arriver dal prossimo gennaio?
Ci sar un’importante novit. Detto che le domande presentate nel 2022 sono valide fino al 28 febbraio 2023, l’Inps, grazie all’innovazione proattiva dei servizi, pronto a erogare d’ufficio l’assegno a chi ne ha usufruito nel 2022, senza che venga presentata di nuovo la domanda. Gli utenti che hanno preso l’assegno quest’anno, se non hanno alcuna informazione da segnalare rispetto ai requisiti previsti, continueranno a riceverlo in automatico, senza alcuna formalit. Chi invece dovr integrare le informazioni, potr farlo online e senza click day. Si eviter cos di spedire quasi 10 milioni di nuovi provvedimenti di accoglimento delle domande, risparmiando tempo e denaro. Tutto questo possibile grazie al continuo miglioramento dell’incrocio delle banche dati.
Lo stesso incrocio che vi dovrebbe consentire di stanare eventuali abusi.
S, fermo restando che, secondo la legge, il richiedente la prestazione autocertifica il possesso dei requisiti soggettivi che danno diritto all’assegno unico. Noi poi verifichiamo mensilmente la continuit di possesso di tali requisiti, tra cui l’Isee, la residenza-cittadinanza, i permessi di soggiorno, eccetera, intercettando eventi come i decessi, il compimento dei 18 anni la perdita del lavoro e altri ancora e riparametrando di conseguenza gli importi, sempre informando gli utenti con email, sms, post nell’area riservata sul sito Inps.
Per il 2023 a quale Isee si far riferimento?
Il primo gennaio 2022 scade la validit dell’Isee 2022. Ma il decreto 230 del 2021 ha disposto che per l’assegno dei mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all’Isee dell’anno precedente. Una volta che il richiedente presenter un nuovo Isee, se diverso da quello 2022, verranno ricalcolati a conguaglio gli importi del 2023.
Questo significa che tutti devono ripresentare l’Isee o che lo devono fare solo quelli per i quali l’indice cambiato?
In base alle attuali disposizioni di legge l’Isee ha validit annuale. Ma, come sappiamo, esso serve per chiedere tante prestazioni e quindi in molti casi l’Inps gi a conoscenza dell’Isee. Che quindi va presentato solo nei casi in cui serva per chiedere esclusivamente l’assegno unico.
Passiamo al Reddito di cittadinanza. L’Inps ha annunciato che nei primi 10 mesi del 2022 sono state respinte 240mila domande per false o omesse dichiarazioni. I controlli sono diventati pi stringenti rispetto all’inizio?
All’inizio la legge disponeva che l’Inps controllasse, prima di accettare la domanda, solo i dati in suo possesso, tipo la sussistenza di un rapporto di lavoro o l’erogazione di ammortizzatori sociali in capo al richiedente. Gli altri controlli venivano invece fatti dopo, su tutti i nuclei titolari del Reddito, ma dopo l’erogazione della prestazione. Per fare tutti i controlli servivano per le convenzioni con le singole amministrazioni in possesso dei dati da verificare. Per esempio, l’Aci per i veicoli, il ministero della Giustizia per i delitti ostativi all’erogazione della prestazione, eccetera. Solo da maggio 2022 riusciamo a verificare quest’ultima condizione prima di accettare la domanda. Ci voluto molto tempo per firmare tutte le convenzioni. Manca ancora quella con il Dap per evitare che il Reddito di cittadinanza vada ai detenuti, ma contiamo di concluderla entro l’anno. Questo significa che, da gennaio, su ogni domanda verranno fatti tutti i controlli previsti dalla legge prima dell’accettazione della stessa. Poi, ovviamente, continueranno i controlli ex post, gi partiti all’inizio del 2022, per scovare le frodi, in collaborazione con le Forze dell’ordine.
Ma perch avete dato il Reddito anche se non si potevano fare tutti i controlli prima di accettare la domanda?
Perch la legge prevedeva l’obbligo di erogare comunque la prestazione entro 30 giorni. Anche a noi stava stretto questo modus operandi e gi nel 2020 abbiamo potenziato i controlli ex ante per quanto di nostra competenza, ma fino a quando non sono state firmate tutte le convenzioni con le altre amministrazioni l’Inps doveva erogare la prestazione sulla base di quanto autodichiarato e delle informazioni presenti nelle sue banche dati, in attesa di ricevere da comuni, e da altre pubbliche amministrazioni le informazioni necessarie a valutare la veridicit delle stesse dichiarazioni.
Come funzionano i controlli rispetto ai requisiti autocertificanti nell’Isee?
Nell’Isee il cittadino autocertifica, perch cos prevede la legge, il suo reddito e il suo patrimonio immobiliare e mobiliare. L’Inps controlla ma restano dei problemi. Per esempio, il reddito che possiamo verificare incrociando la banca dati dell’Agenzia delle entrate riferito a due anni prima la presentazione dell’Isee. Ancora pi difficile la verifica sul patrimonio immobiliare. Qui, per problemi tecnici, ancora non possiamo incrociare i dati autocertificati con quelli in possesso del catasto in modo da evitare erogazioni indebite del beneficio. In questo caso i controlli si fanno dopo, a campione o in seguito a segnalazioni.
Resta che, nonostante tutti i controlli e le verifiche, molti percepiscono il Reddito facendo un lavoro in nero.
Da quest’anno stiamo utilizzando scenari di rischio relativi all’omessa comunicazione di attivit lavorative per individuare prima i richiedenti del Reddito che non hanno comunicato lo svolgimento di attivit lavorative dipendenti da parte di componenti il nucleo familiare. Stessa cosa anche per individuare i prestanome di attivit imprenditoriali. Il tutto in sinergia con le Forze dell’Ordine.
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, 2022-12-11 16:01:00, Vincenzo Caridi, direttore generale Inps: «Solo chi ha variazioni nei requisiti dovrà aggiornarli on line per ricevere l’assegno unico, per gli altri il pagamento sarà automatico. Completate le convenzioni per verificare i requisiti di chi chiede il reddito di cittadinanza», Enrico Marro