Caro bollette, piano del governo in due tappe Quali sono le imprese a rischio chiusura

finanza pubblica

di Enrico Marro e Fabio Savelli29 ago 2022

Mentre il prezzo del gas ha fatto segnare lunedì 29 agosto un leggero calo al mercato di Amsterdam, a 273 euro al megawattora, nel governo ci sono state le prime riunioni tecniche sui nuovi provvedimenti per contrastare il caro bollette.

Che potrebbero arrivare anche in due tappe.

La prima, forse la prossima settimana, con un emendamento al decreto Aiuti bis, che il Parlamento convertirà in legge a metà settembre. Qui potrebbero entrare misure tra i 5 e i 10 miliardi di euro, rafforzando alcuni dei sostegni contenuti nell’Aiuti bis, per esempio il credito d’imposta per le imprese.

Più avanti, invece, ma prima del voto, potrebbe essere varato un decreto legge, la cui conversione toccherebbe però alle nuove Camere.

In questo secondo provvedimento, che presuppone una condivisione di tutte le forze politiche, potrebbero entrare altri sostegni, sulla base delle disponibilità che emergeranno con la Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, che conterrà l’aggiornamento delle stime tendenziali (cioè a legislazione vigente) dei conti pubblici, facendo emergere le entrate maggiori del previsto attese per tutto il 2022, ma anche eventuali minori spese.

Potrebbero emergere nuove disponibilità finanziarie per prolungare i sostegni all’economia fino alla fine del 2022.

Il tutto senza bisogno di ricorrere a «scostamenti di bilancio», cioè ad aumenti del deficit, come invece continuano a proporre alcuni partiti, in testa la Lega di Matteo Salvini, che insiste con la richiesta di interventi per 30 miliardi .

Martedì 30 agosto ci saranno altre riunioni, con un occhio all’andamento dei prezzi del gas, che già richiede un adeguamento degli stanziamenti del decreto Aiuti bis per il credito d’imposta sulle bollette per le imprese.

Il governo aveva stimato, per il terzo trimestre, un prezzo del gas di 91 euro a megawattora e dell’energia elettrica a 237 euro mentre da metà agosto i prezzi hanno sfondato rispettivamente i 300 e i 600 euro. Se poi si volesse prorogare il credito al quarto trimestre, solo per le energivore, servirebbero 12 miliardi. Attesa la riunione del Comitato di emergenza gas, che dovrebbe stilare le priorità degli eventuali razionamenti alle imprese. Infine, potrebbero essere sbloccati 17 terawattora che il Gse ha comprato a un pezzo molto più basso (134 euro a megawattora) da girare alle imprese energivore. Si tratterebbe di un primo disaccoppiamento tra mercato del gas e mercato elettrico.

Sulle bollette «faremo un intervento per settembre», fa sapere il ministro degli Esteri e capo politico di Impegno Civico, Luigi Di Maio che promette: se andremo al governo faremo «un taglia bollette che consenta alle piccole imprese fino alla fine dell’anno di vedersi pagato dallo Stato l’80% delle bollette».

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, 2022-08-29 21:24:00, Riunioni tra i tecnici: possibile intervento sul decreto Aiuti bis per stanziare misure tra i 5 e i 10 miliardi di euro, rafforzando alcuni dei sostegni come il credito d’imposta per le imprese. In arrivo le stime sui conti pubblici, Enrico Marro e Fabio Savelli

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