“Le famiglie, a causa dell’inflazione, hanno maggiori spese. L’aumento del prezzo dei libri è un problema molto serio che aggrava una situazione già precaria per molti”. Così all’AdnKronos Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, intervenendo sul problema del caro libri per le scuole.
“Dal canto nostro noi abbiamo creato dei mercati dell’usato per agevolare le famiglie, ma su questo tema è necessario che intervenga il Governo stanziando un fondo per far fronte al caro libri”, sottolinea il leader studentesco. “Ci sono comuni che mettono a disposizione dei fondi per l’acquisto dei libri – ricorda – ma vanno solo a chi ha Isee basso, molto al di sotto di 10mila euro”. Una misura, dunque, che va ampliata, secondo la Rete.
D’altra parte, spiega Notarnicola, “il problema è che non bisognerebbe cambiare i testi a seconda della volontà dell’editore. Di fatto – è la denuncia – sono sempre gli stessi volumi con qualche minima aggiunta e modifica, ma gli studenti sono comunque costretti a comprarli ex novo. Bisognerebbe limitare questo processo estendendo la possibilità di non cambiare libri per almeno sei anni“.
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