Carpi, Mussolini resta cittadino onorario (per un voto)

di Redazione politicaIl sindaco Pd aveva chiesto di togliere l’onorificenza ma il consiglio comunale ha respinto la proposta per un solo voto di differenza Il sindaco è uscito sconfitto, seppur per un solo voto. Benito Mussolini resta cittadino onorario di Carpi, città in provincia di Modena medaglia d’oro al merito civile, nonostante una delibera del primo cittadino (espressione del Pd) Alberto Bellelli chiedesse la revoca del conferimento. La discussione in consiglio comunale ha visto le minoranze uscire dall’aula (lo hanno fatto Lega, Fratelli d’Italia, Movimento Cinque Stelle e Carpi Futura) e a 98 anni dall’onorificenza concessa a Mussolini i 16 voti favorevoli alla delibera di Bellelli non sono stati sufficienti a far passare la proposta del primo cittadino. Bastava un voto in più. Le minoranze hanno accusato il sindaco carpigiano di aver presentato l’atto in modo strumentale, a ridosso della festa della Liberazione e hanno anche sottolineato che non è attraverso la revoca della cittadinanza che si deve ribadire la posizione anti-fascista della città di Carpi. Le minoranze hanno anche incalzato il sindaco a occuparsi delle urgenze attuali e non di tematiche «che risalgono a 24 anni fa». Mentre a Modena è stata proposta una iniziativa simile dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli – che dovrebbe essere discussa entro breve – e nella provincia emiliana ci sono altri esempi di comuni che hanno deciso a favore della revoca, a Carpi monta il caso politico. All’indomani del voto in consiglio comunale è il Pd a prendere la parola in merito, con la segretaria locale Daniela Depietri: «Chi non ha partecipato al voto o è uscito dall’aula consiliare negando così la maggioranza qualificata ne risponderà ai propri elettori e simpatizzanti – dice Depietri – Da parte nostra non mancheremo di presentare questa mozione a ridosso del 25 aprile ogni anno finché non verrà approvata. Alcune persone elette in questa città antifascista, medaglia d’oro al valor civile che ha pagato un prezzo altissimo nella lotta di liberazione, luogo di memoria sul cui territorio sorge il campo di concentramento di Fossoli, non hanno avuto la determinazione e il coraggio di correggere un errore favorendo così la cultura della democrazia e della libertà». Per il segretario provinciale del Pd di Modena, Roberto Solomita, quanto avvenuto in consiglio comunale a Carpi «è gravissimo. Se essere partigiani significa, come diceva Gramsci, rifiutare l’indifferenza – ha detto – le minoranze hanno scelto da che parte stare: quella di Mussolini, pur di non votare insieme al Pd e al sindaco Bellelli». Presentando la delibera, il sindaco di Carpi ieri aveva pronunciato queste parole, prima che una discussione di quasi tre ore precedesse il voto: «È un atto dovuto per una città come la nostra – le parole di Bellelli – che prende le mossa dal nostro regolamento. Trovo inadeguata la cittadinanza a Mussolini rispetto allo Statuto comunale e alla storia della città. Può il Duce convivere con Artemio Prati, Francesco Berti Arnoaldi Veli, l’Arma dei carabinieri e il Milite Ignoto?». 13 aprile 2022 (modifica il 13 aprile 2022 | 18:06) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-13 16:47:00, Il sindaco Pd aveva chiesto di togliere l’onorificenza ma il consiglio comunale ha respinto la proposta per un solo voto di differenza, Redazione politica

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