Carrara, Serena Arrighi e la sfida a tre: tracollo del M5S. Sarà ballottaggio

comunali 13 giugno 2022 – 20:53 Le operazioni di scrutinio procedono a rilento. Arrighi stabilmente in testa con una percentuale vicina al 30% di Gabriele Noli Serena Arrighi (PD) I dubbi su chi al ballottaggio sfiderà Serena Arrighi, candidata del Pd stabilmente sulla linea del 30%, cominciano a diradarsi quando il pomeriggio volge a sera: Simone Caffaz (Lega) si mantiene sul 19% conservando un margine ridotto — che oscilla tra i 2 e i 3 punti percentuali — ma sufficiente per tenersi dietro Andrea Vannucci (sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia, già due volte vice-sindaco ma quando nella città del marmo governava il centro-sinistra). «Essere primi, oltretutto per distacco, non può che renderci soddisfatti», commenta Arrighi. Nel caso in cui dovesse prevalere nel testa a testa con Caffaz in programma tra due domeniche, lei ha già deciso. «Preferisco che mi si chiami sindaca, ma ciò che davvero conta è la persona e i contenuti che propone». E se il ballottaggio «era prevedibile», al contrario gli accordi sono ancora tutti da definire. «È un voto da leggere con calma, perché qualche risultato anomalo si è registrato. Diverse liste civiche hanno avuto un riscontro positivo, i partiti meno. È un quadro che sfugge alle logiche classiche». Anche perché queste elezioni sono condizionate da un astensionismo che da queste parti ha avuto numeri importanti, con un’affluenza del 49.65% (contro il 58.23% del 2017): un carrarino su due ha disertato le urne. Resta fuori dal ballottaggio anche Cosimo Maria Ferri, ma per il deputato di Italia Viva è comunque un successo: pur avendo ufficializzato la sua candidatura a fine aprile si garantisce un 14% che, viste le premesse, rappresenta un exploit e gli permette di essere l’ago della bilancia nel ballottaggio. «Secondo i sondaggi di altri candidati dovevo essere irrilevante. E invece li ho seccamente smentiti, spinto dai cittadini che mi incoraggiavano ad andare avanti. Contribuendo a riportare Carrara al centro della politica nazionale, vista la presenza di tanti leader in campagna elettorale, ho raggiunto il mio obiettivo». E per il ballottaggio, le idee sono abbastanza chiare. «Il centro-destra spaccato non vince, Arrighi deve dire se intende allearsi o meno coi 5 Stelle. Sono convinto che il nostro progetto può essere l’ago della bilancia». Il sindaco uscente Francesco De Pasquale (M5S) vive invece il giorno dello scrutinio con la serenità di chi vede concludersi il proprio mandato senza rimpiangere la decisione di uscire di scena. «Rivendico con orgoglio quanto fatto in questi 5 anni: ho trovato — afferma — una città affossata dai problemi, al mio successore lascio un bel tesoretto: speriamo che non voglia buttarlo a mare…». La candidata pentastellata Rigoletta Vincenti, supportata anche da Articolo Uno, rimbalza tra il 12 e il 13%. Troppo poco per impedire che a Carrara, comunque vada il 26 giugno, si chiuda l’era grillina. La newsletter Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Firenze iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Fiorentino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 13 giugno 2022 | 20:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-13 18:53:00, Le operazioni di scrutinio procedono a rilento. Arrighi stabilmente in testa con una percentuale vicina al 30%,

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