Carta del docente, chi avrà una supplenza al 31 agosto 2024 avrà il bonus 500 euro dal Ministero?

Chi avrà una supplenza al 31 agosto 2024 riceverà il bonus di 500 euro? Una domanda legittima che si pone chi otterrà ad inizio anno scolastico una cattedra annuale, dato la novità approvata con il decreto salva-infrazioni che estende ai supplenti annuali l’accesso alla card formazione.

Come sappiamo, infatti, il bonus 500 euro è stato esteso ai docenti precari con contratto di supplenza annuale fino al 31 agosto.

Il decreto specifica “1. La Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’articolo 1, comma 121, primo periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e’ riconosciuta, per l’anno 2023, anche ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e
disponibile”.

Chi sono i docenti coinvolti

Una buona notizia che però lascia perplessi sulla platea dei docenti coinvolti.

Nei testi del Parlamento la misura è stata spiegata così

Nello specifico, il numero di insegnanti interessati è dì 67.497 docenti impiegati fino al 31 agosto + 16.470 docenti di religione

Costo del provvedimento e numero di docenti

Il costo del provvedimento sarà di circa 42 milioni di euro, coperti da 10,9 milioni di euro di risparmi.

La spesa prevista per questa misura è di 10,9 milioni di euro nell’anno 2023, quindi al momento i fondi sono solo per il 2023. 

Ciò che non si evince in maniera chiara dai testi è se la card sarà assegnata solo ai docenti che nel corso dell’anno scolastico 2022/23 hanno avuto la supplenza al 31 agosto, oppure anche ai colleghi del 2023/24. Entrambi infatti afferiscono all’anno “2023”.

Necessari altri fondi

E’ ragionevole ipotizzare che la card continui a essere erogata ai supplenti anche oltre il 2023, considerando la procedura di infrazione aperta dalla Unione europea. La platea di beneficiari, dunque, dovrà continuare a comprenderli e quindi le risorse al momento stanziate per l’anno scolastico 2023/2024, il primo investito dai tagli del dl 36/2022, sarebbero sufficienti per erogare una card pari a circa 460 euro; mentre a decorrere dall’anno scolastico successivo, quando interverrà un ulteriore taglio, questa sarebbe ulteriormente ridotta a circa 420 euro.

Per mantenere il valore attuale di 500 euro, saranno necessari ulteriori fondi, stimati in 30 milioni per il 2024 e 61 milioni a partire dal 2025. Un’estensione ipotetica della card a tutti i docenti necessiterebbe di altri 80 milioni a partire dal 2024. La futura legge di bilancio avrà un ruolo cruciale nel determinare l’effettivo impatto di queste misure.

Vorremmo poter dire che dall’anno scolastico 2022/23 la card docente di 500 euro sarà estesa, annualmente, anche ai docenti con supplenza al 31 agosto. Vedremo innanzitutto a settembre, quando ci sarà il caricamento annuale, e poi in Legge di Bilancio.

Card riconosciuta con ricorso

Tanti insegnanti stanno ricevendo la card grazie ai ricorsi. Il Ministero ha spiegato qual è la misura per ottenere la somma dopo la sentenza.

Sul sito Carta del docente un avviso  spiega come fare per richiedere i soldi spettanti a seguito di sentenza favorevole del giudice.

A cosa serve la Carta del Docente

La carta può essere utilizzata per l’acquisto di:

• libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  hardware e software;
• iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
• iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
• titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
• titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
• iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).

TUTTI I DETTAGLI: https://www.cartadeldocente.istruzione.it/#/

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