Case, sconto Iva del 50% per acquisti di classe A e B: chi può chiedere la detrazione

Tra le norme in discussione all’interno delle Legge di Bilancio c’ la replica di un’agevolazione gi introdotta nel 2016 e poi prorogata per il 2017:la detrazione fiscale del 50% dell’Iva pagata per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A e B. L’agevolazione fiscale un escamotage per evitare di ritoccare direttamente le aliquote Iva, operazione che comporterebbe il via libera Ue. Il meccanismo ricalca quello del bonus 50% per le ristrutturazioni: si ha diritto ogni anno per 10 anni a una detrazione Irpef pari a una quota del 5% di Iva versata.

Come funziona la detrazione

La detrazione data fino a concorrenza dell’Irpef dovuta anno per anno, l’eventuale eccedenza non pu essere n rimborsata n utilizzata per compensare altre imposte con il modello F24: la situazione che tecnicamente si definisce di incapienza fiscale. Ad esempio, ipotizziamo che un lavoratore dipendente spenda nel 2023 15mila euro di Iva per l’acquisto di una casa in classe energetica A o B e abbia prodotto redditi che comportano il pagamento di 5.000 euro di Irpef al netto delle detrazioni e che questi 5.000 euro siano gi stati trattenuti in busta paga. Ha diritto a 750 euro di detrazione all’anno che potr chiedere come rimborso o utilizzare per compensare altre imposte.

Il bonus Iva non cedibile

Se lo stesso lavoratore nel 2023 ha avuto spese detraibili che hanno portato gi ad annullare l’Irpef (ad esempio perch ha versato in un’unica soluzione il corrispettivo per il riscatto della laurea ai fini pensionistici) non potr ottenere nessun vantaggio da quei 750 euro nella dichiarazione dei redditi che presenter nel 2024. Se ricorreranno le condizioni potr tornare a usufruirne nel 2025. C’ per una differenza significativa rispetto al bonus ristrutturazioni: quest’ultimo cedibile in caso di rivendita dell’immobile, il bonus Iva no. Il bonus si applica all’acquisto di immobili residenziali indipendentemente dal fatto che si tratti di prima casa o meno e ne hanno diritto anche le abitazioni di lusso (catastali A1, A8 e A9) e le pertinenze con partita catastale propria (come i box).

Quali sono le spese agevolate

Per l’agevolazione si applica il criterio di cassa e quindi sono agevolate solo le somme spese, a titolo di acconto o di saldo, nel 2023, salvo proroghe. Chi sta comprando casa e nel 2022 ha versato acconti non potr detrarli. Ricordiamo che l’Iva dovuta per l’acquisto di case vendute dal costruttore. molto onerosa, perch s differenza dell’imposta di registro, che per le case usate si paga sulla base del valore catastale, l’Iva computata sul prezzo effettivo di vendita. L’aliquota del 4% sulla prima casa, del 10% sulla seconda casa e del 22% sulle abitazioni di lusso.

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