Caso Cospito, dagli attentati allo scontro politico: tutto quello che sappiamo in 10 punti

di Franco StefanoniSciopero della fame, attacchi, rivendicazioni, bagarre in Parlamento, informazioni sensibili, indagini, funzione del 41 bis, manifestazioni di piazza, querele, parlamentari sotto scorta. Il caso del leader anarchico tappa per tappa Dal maggio scorso sottoposto al regime carcerario del 41 bis, l’anarchico Alfredo Cospito da oltre cento giorni in sciopero della fame (bench in certi periodi nutrito con soluzioni di miele al mattino e integratori la sera). Leader della Federazione anarchica informale-Fronte rivoluzionario internazionale, Cospito stato condannato a oltre 10 anni e 20 anni rispettivamente per gli attentati a Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo nucleare, nel 2012 e alla caserma dei carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006. Il 41 bis gli stato inflitto dalla ministra Cartabia (governo Draghi) perch accusato di organizzare attivit illegali nonostante il carcere. Lo sciopero della fame per protestare contro il regime detentivo duro ha fomentato le azioni violente degli anarchici solidali con lui. 1: i primi attentati Lo scorso 2 dicembre, ad Atene, alla diplomatica Susanna Schlein (sorella di Elly candidata alla segreteria del Pd), prima consigliera dell’ambasciata italiana, viene incendiata l’auto, sotto la sua abitazione viene inoltre trovata una molotov inesplosa. Il fuoco danneggia anche un’altra auto, ma non ci sono feriti. Nelle settimane precedenti erano comparse scritte a sostegno di Cospito sulle mura dell’ambasciata d’Italia ad Atene e, poco distante, su quelle della Banca di Grecia. La Federazione anarchica informale aveva rivendicato nel maggio 2012 la gambizzazione a Genova di Roberto Adinolfi, alto dirigente di Ansaldo nucleare (una delle imputazioni dello stesso Cospito) firmandosi come Olga-Fai. Olga Ekonomidou il nome dell’anarchica che in quel periodo si trovava detenuta in Grecia in sciopero della fame. 2: la seconda serie di attacchiNella notte del 27 gennaio, a Berlino due auto vengono incendiate a Starnberger-Strasse nel quartiere di Schneberg, zona sud occidentale della citt. Una delle due auto una Bmw con targa diplomatica utilizzata da un funzionario dell’ambasciata italiana, Luigi Estero, primo consigliere dell’ente diplomatico. Secondo le forze dell’ordine tedesche, l’attacco all’auto del funzionario italiano legato alle proteste dei gruppi anarchici a sostegno di Cospito. A stretto giro arriva infatti la rivendicazione. Ancora nella notte del 27 gennaio, cinque persone entrano nel consolato generale italiano di Barcellona e, dopo aver rotto una vetrata, imbrattano una parete dell’ingresso dell’edificio. I cinque scrivono sul muro Libert per Cospito, Amnistia totale e Stato italiano omicida. I cinque sono fermati dalla polizia regionale catalana e rilasciati la stessa giornata. Le scritte vengono cancellate. Prima di iniziare le indagini, e ipotizzare reati, la procura di Roma dovr ricevere le informative della Digos e dei carabinieri. 3: gli scontri a RomaIl 28 gennaio a Roma, nel quartiere Trastevere, gli scontri tra la polizia e alcuni esponenti di area anarchica che manifestavano in piazza Trilussa. Un gruppo formato da una quarantina persone, tra cui alcuni anarchici e studenti presenti alla manifestazione, si rifugia all’interno di un garage in via dei Panieri, dove viene bloccato dalla polizia. Le forze dell’ordine hanno portato diversi manifestanti in questura per l’identificazione. 4: I nuovi attentati Nella notte del 29 gennaio, nel comando della polizia locale in via Tibaldi a Milano vengono bruciate due auto. Nella rivendicazione anarchica seguente, si legge: Solidariet ad Alfredo Cospito. Libert per Anna, Juan, Ivan, Dayvid. Attacchiamo lo Stato. Intanto uno striscione compare nella notte sul ponte del Naviglio Pavese con una scritta contro il carcere duro: 41bis uguale tortura. In solidariet ad Alfredo. Il 30 gennaio cinque auto aziendali della Tim vengono incendiate da ignoti riusciti a introdursi all’interno del parcheggio esterno della sede della compagnia telefonica, in via val di Lanzo 139, nel quartiere Monte Sacro, a Roma. Sempre a Roma, su una cabina elettrica poi scritta con una bomboletta di vernice nera la A di anarchia e No 41 bis, mentre all’esterno del muro di cinta del parcheggio compare la scritta Black block. Successivamente arriva la rivendicazione anarchica: Che lo stato assassino e i padroni sappiano che questo solo l’inizio e pi che una minaccia una promessa. In lotta contro il 41 bis. A Roma seguono inoltre il lancio di una molotov contro il commissariato di Polizia Prenestino, altre scritte a Porta Maggiore mentre a Torino sono incendiati i cavi del traliccio Torre Bert, un ripetitore di telefonia mobile. Anche in questo caso l’attacco riconducibile all’area anarchica perch vicino al traliccio viene trovata la scritta Fuori Cospito 41 bis. Sono indirizzati dei proiettili al procuratore generale Francesco Saluzzo (pm del processo Cospito) e al direttore del quotidiano toscano Il Tirreno (accompagnati da un messaggio su Cospito). Il 31 gennaio la telefonata e la lettera minatorie alla redazione del Resto del Carlino di Bologna contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto. 5: il trasferimento a OperaA causa dello sciopero della fame in corso e delle condizioni di salute precarie (il peso calato da oltre cento chilogrammi a meno di settanta), il 31 gennaio Cospito viene trasferito dal carcere di Sassari a quello di Opera (Milano). Alfredo Cospito non accetter somministrazioni di cibo e continuer lo sciopero della fame, fa sapere ancora il suo avvocato. L’unico elemento di novit con questo trasferimento che nella struttura di Opera hanno specialisti in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza. 6: il caso DonzelliDai casi di cronaca si passa anche alla politica. Il caso scoppia in parlamento l’1 febbraio, a Montecitorio. Il deputato di FdI Giovanni Donzelli (vicepresidente del Copasir) svela la circostanza di conversazioni in carcere di Cospito (nonostante il 41 bis) raccolte dagli agenti penitenziari e poi, tramite il Dap, inviate al ministero della Giustizia, in cui Cospito discute con esponenti della camorra e della ‘ndrangheta di come opporsi a 41 bis ed ergastolo ostativo. Scoppia il caos in Aula, perch Donzelli ricorda che in quei giorni quattro esponenti del Pd erano andati a trovare Cospito a Sassari. Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra deposita un esposto in procura di Roma e la Camera decide di affidare a un giur d’onore la questione. 7: le parole di NordioAnche Andrea Delmastro, FdI, sottosegretario alla Giustizia, chiamato in causa perch lui ad aver informato Donzelli, anche se nega comportamenti scorretti. Il Guardasigilli Carlo Nordio, il giorno successivo, in Parlamento afferma alla fine che le informazioni svelate sono s sensibili ma non segrete. Intanto i magistrati di Torino, competenti sui fatti di Cospito, confermano che l’anarchico deve rimanere in 41 bis, mentre la premier Giorgia Meloni spiega in tv che Cospito gi nel 1991, in carcere, dopo uno sciopero della fame era stato graziato, ma una volta fuori era andato a sparare alla gente. 8: le posizioni dei partitiMaggioranza e opposizione sono allo scontro. Centrosinistra e Terzo polo invocano le dimissioni di Donzelli e Delmastro, si dicono delusi dalla comunicazione di Nordio e vanno all’attacco contro le argomentazioni dello stesso Donzelli, accusato di aver messo insieme circostanze (attivit di Cospito con mafiosi e visite di parlamentari in carcere) che non c’entrano niente. Nel centrodestra, Meloni prende tempo nell’intervenire sul polverone scatenato da Donzelli, mentre esponenti di Forza Italia, come Giorgio Mul, si smarcano dalla difesa degli alleati appellandosi al garantismo. 9: le manifestazioni a rischioMentre Cospito, incontrato dal consigliere regionale Michele Usuelli di +Europa/Radicali italiani, dice di non approvare le azioni dei compagni aggiungendo per di non essere nessuno per dire che cosa devono fare, attivisti e simpatizzanti anarchici si preparano a proteste di piazza a suo sostegno. Intanto viene occupata la facolt di Lettere della Sapienza di Roma. Al fianco di Alfredo, contro il 41 bis, questo lo striscione esposto sulla facciata dell’universit. Al termine dell’assemblea in solidariet con Cospito, le sigle Osa e Cambiare Rotta hanno dato il l all’occupazione. Tutti e tutte libere, il coro degli studenti. Le istituzioni vengono definite Assassini di Alfredo Cospito. 10: sottosegretari sotto scortaIl 3 febbraio, in un’intervista Delmastro dichiara che il Pd dovr spiegare all’opinione pubblica quell’inchino ai mafiosi riferendosi alla visita dei quattro parlamentari dem al carcere di Sassari. Il Pd annuncia querele, mentre Delmastro, e il collega e omologo Andrea Ostellari (con delega sul trattamento dei detenuti), finiscono sotto scorta perch a rischio sicurezza per la vicenda Cospito. La polemica politica insomma non accenna a spegnersi. 4 febbraio 2023 (modifica il 4 febbraio 2023 | 08:13) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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