Nello studio di La Russa: la politica, il busto, la polizia e l’Inter

Il governo ha ottenuto la fiducia, l’Inter ha vinto 4 a 0. Cosa può volere di più il presidente del Senato? Ignazio La Russa non ci mostra i quadri che impreziosiscono il suo studio (un dipinto della scuola di Bonifazio Veronese, un ritratto di Gerrit van Honthorst o l’arazzo raffigurante Aristotele). Se volessimo approfondire un giorno ci convocherà con Sgarbi. Ci mostra invece la Tv sulla quale ha visto la vittoria dell’Inter in Champions subito dopo la fiducia a Giorgia Meloni.
Il presidente del Senato non si tira indietro su nulla: il rispetto per Liliana Segre e Ilaria Cucchi, la condanna delle leggi razziali, la Resistenza, la durata del governo , «la maggioranza La Russa» che l’ha portato alla presidenza di palazzo Madama senza i voti di Forza Italia e le manganellate alla Sapienza. Infine, una battuta sull’opposizione: «Sì esiste, ma si oppongono tra di loro». Ma non è dir troppo per il presidente del Senato? «Sono fatto così, non cambio».

27 ottobre 2022 – Aggiornata il 28 ottobre 2022 , 14:32

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, 2022-10-28 12:32:00, Intervista al presidente del Senato dopo la fiducia al governo Meloni,

Pietro Guerra

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