Cei, Zuppi è il nuovo presidente. Preferito a Lojudice e Raspanti

di Gian Guido Vecchi

Papa Francesco ha scelto il successore di Gualtiero Bassetti: è l’attiuale cardinale di Bologna

CITTÀ DEL VATICANO – Francesco ha scelto: il cardinale Matteo Zuppi, 66 anni, arcivescovo di Bologna, è il nuovo presidente dei vescovi italiani. La scelta del Papa è arrivata poco più di un’ora dopo che l’assemblea generale della Cei aveva trasmesso a Santa Marta l’esito della votazione del mattino: il cardinale Zuppi era il candidato più votato della terna da sottoporre al pontefice, seguito dal cardinale di Siena Paolo Lojudice e da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale. L’annuncio è stato dato dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente uscente, tra gli applausi della platea riunita all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. Era stato lo stesso Papa a tracciare, nel colloquio con il direttore Corriere, Luciano Fontana, il profilo del nuovo presidente: «Io cerco di trovarne uno che voglia fare un bel cambiamento. Preferisco che sia un cardinale, che sia autorevole».

I due candidati più autorevoli erano apparsi fin dall’inizio Zuppi e Lojudice, entrambi assai stimati e «preti di strada» come piacciono a Bergoglio, con una lunga esperienza tra i più poveri e gli ultimi. Francesco non era vincolato dalle preferenze ma alla fine, come accadde per Bassetti nel 2017, ha nominato il candidato più votato dall’assemblea. Qualche giorno fa scherzava, a proposito del fatto che fosse dato per favorito: «Il cardinale Biffi diceva che solo i matti vogliono diventare vescovi, si potrebbe dire che quelli ancora più matti vogliono diventare capi dei vescovi. I vescovi devono indicare qualcuno che sentano che faccia unità e possa rappresentarli tutti, aiutando la Chiesa italiana a continuare il cammino degli ultimi decenni e il cammino sinodale iniziato l’anno scorso. Vediamo che cosa decideranno i vescovi nella terna che indicheranno al Papa e cosa deciderà il Papa».

Il cardinale Zuppi, romano, viene dalla comunità di Sant’Egidio: nel 1973, studente al liceo classico Virgilio, incontrò il fondatore Andrea Riccardi. Da quel momento ha iniziato a impegnarsi nelle varie attività di Sant’Egidio, dalle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, alle iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti. Laureato in lettere e Filosofia alla Sapienza, ha conseguito il baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense. È stato per dieci anni parroco della basilica romana di Santa Maria in Trastevere e assistente ecclesiastico generale della comunità di Sant’Egidio: fu mediatore in Mozambico nel processo che portò alla pace dopo oltre diciassette anni di sanguinosa guerra civile. Nel 2012, dopo due anni come parroco a Torre Angela, Benedetto XVI lo nominò vescovo ausiliare di Roma. Francesco lo ha scelto come arcivescovo di Bologna nell’ottobre 2015 e quattro anni più tardi, il 5 ottobre 2019, lo ha creato cardinale.

24 maggio 2022 (modifica il 24 maggio 2022 | 14:05)

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