Centrodestra, tensioni sul vertice. Meloni: «Vogliamo stare uniti o no?»

di Fabrizio Caccia e Paola Di Caro La leader: «Tosi non vuole FdI, Forza Italia dica se è la sua linea. La verità è che noi vorremmo essere tutti federatori del centrodestra. A me interessa la sostanza, lavorare per l’unità della coalizione». Salvini: «Confronto al più presto» Silvio Berlusconi lavora per organizzarlo in tempi «ragionevoli», ad Arcore dove farebbe il padrone di casa e il «mediatore» fra «i due litiganti». Che sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni, uniti nel pretendere un vertice «il più presto possibile». L’uno per rilanciare il centrodestra dopo la batosta elettorale di domenica: «Troppi sono i Comuni persi per divisioni poco spiegabili. Prima si prendono le decisioni e ci si chiarisce, meglio è». L’altra per avere «chiarezza», in un senso o nell’altro, anche se «noi non abbiamo piani B» precisa, quasi a suggerire che altri potrebbero invece averne. Ma contatti per vedersi ad horas non ce ne sono, servirà ancora un po’ di tempo per arrivare all’incontro sapendo cosa si vuole e cosa si concede. La leader di FdI però scalpita, e nell’attesa accoglie al Westin Excelsior di Roma i delegati degli «Study Days» organizzati dal Partito conservatore europeo, del quale è presidente. «Sono estremamente lieta di darvi il benvenuto nella Capitale d’Italia, la culla della civiltà europea», dice agli spagnoli di Vox che ormai la amano visceralmente, ai finlandesi di Riforma Blu, a quelli di Armenia Prospera. Ma a margine, i toni si inaspriscono: «Un vertice non è ancora in calendario, ma penso ci si debba vedere prima possibile: è necessario fare riflessioni, non certo polemiche, su come proseguire, per guardare avanti e non indietro. Vogliamo stare insieme o no? Sarà questa la domanda principale che farò». La domanda nasce anche dalla convinzione che ci sia astio verso di lei, volontà di marginalizzarla. L’ultimo caso sono le parole di Flavio Tosi: «Ho letto alcune dichiarazioni di un esponente di FI che dice che bisogna liberarsi di FdI. Tosi sembra essere fiero di aver fatto vincere la sinistra a Verona e mi sembra che lo voglia fare anche a livello nazionale. Vorrei sapere se è la linea ufficiale del suo partito, oppure no. Ovviamente non lo credo». Già, oggi sembra che lo scontro più duro sia proprio tra FI e FdI. Per Ignazio la Russa nessuno si può arrogare il diritto di dirigere il centrodestra, nemmeno Berlusconi che «spesso ha rotto» con alleati e uomini del suo partito: «Noi chiediamo un luogo (quindi non per forza Arcore, ndr), una data e un orario, per un incontro collegiale con un primus inter pares che è Salvini, capo del primo partito, nel quale si decida di agire sempre con tempi rapidi e per far vincere la coalizione, non far perdere un alleato». La Meloni è altrettanto dura: «Berlusconi federatore? La verità è che noi vorremmo essere tutti federatori del centrodestra. A me interessa la sostanza, lavorare per l’unità della coalizione. Poi su tutto il resto si lavora». L’obiettivo sono le Politiche: «Quando siamo nati FdI è stato dato per spacciato, ora secondo i sondaggi si impone come primo partito…». E ancora: «Ci aspetta una stagione difficile — dice alla platea —. Le nostre campagne elettorali non saranno facili ma noi siamo pronti e determinati». 29 giugno 2022 (modifica il 29 giugno 2022 | 10:24) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-29 09:45:00, La leader: «Tosi non vuole FdI, Forza Italia dica se è la sua linea. La verità è che noi vorremmo essere tutti federatori del centrodestra. A me interessa la sostanza, lavorare per l’unità della coalizione». Salvini: «Confronto al più presto», Fabrizio Caccia e Paola Di Caro

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