di Elena Meli
Una diagnosi accurata secondo un preciso iter importante per scelte alimentari in tutta sicurezza e senza inutili restrizioni alimentari. Le possibilit di terapia e prevenzione
L’allergia al latte l’allergia alimentare pi comune in et pediatrica e non solo, in Europa e in Italia. Le persone che soffrono di allergia al latte vaccino sviluppano anticorpi contro alcune sue proteine. Nei casi pi gravi anche ingerire pochissime quantit di latte e derivati pu essere sufficiente a scatenare una reazione allergica che pu essere fatale. Gli ultimi dati indicano un incremento delle reazioni gravi e dei casi di shock anafilattico in tutto il continente. Tuttavia non detto che per evitare tragedie come quella della ragazza allergica morta a Milano per uno shock anafilattico sia sempre necessario eliminare dalla dieta qualsiasi prodotto che contiene proteine del latte, perch non tutte le allergie al latte sono uguali e una diagnosi precisa imprescindibile per non sottoporre i pazienti a restrizioni alimentari non necessarie, specialmente quando si tratta di bambini: alcuni pazienti infatti tollerano le proteine del latte una volta cotte, per esempio in prodotti da forno come i biscotti.
Aumento dei casi
Come spiega Antonella Muraro, responsabile del Centro di specializzazione per lo studio e la cura delle allergie e delle intolleranze alimentari della Regione Veneto, Anche in Italia i casi di shock anafilattico in persone allergiche al latte sono aumentati rispetto a una decina di anni fa: nei bimbi con meno di un anno si registrato un incremento di sette volte rispetto al 2010, nei piccoli con pi di quattro anni c’ stata una crescita di cinque volte. La buona notizia che il 70 per cento dei bambini tende a guarire fra i cinque e i sette anni; tuttavia al crescere dell’et aumentano anche le occasioni di contatto con le proteine del latte, per cui sale il pericolo di reazioni gravi.
Diagnosi accurata
Attenzione per, mai affidarsi al fai da te per scoprire se si possono allentare le limitazioni: in altri termini vietato avventurarsi nella cottura del latte per capire se il bimbo lo tollera, l’iter diagnostico deve essere corretto e come specifica Muraro Prevede la raccolta accurata della storia clinica e i test allergologici classici e molecolari (come il prick e il RAST test, che valuta la presenza nel sangue delle immunoglobuline tipiche degli allergici, le IgE, ndr). Negli Stati Uniti arrivato di recente un test molecolare per valutare con ulteriore precisione la tipologia di allergia, perch si osservato che non tollerare ‘pezzetti’ lineari delle proteine del latte, specialmente della caseina, si associa ad allergie pi gravi e persistenti negli anni. In Italia il test non ancora disponibile, cos l’iter diagnostico prosegue con i test di provocazione, sotto controllo medico e in ambiente protetto, dando al bambino prodotti da forno e/o meno cotti e/o latticini a diversi dosaggi: in questo modo si pu capire la soglia di reazione del paziente e anche valutare se possa essere candidato all’immunoterapia, che nel caso dell’allergia al latte molto promettente. Con la terapia si tenta la desensibilizzazione, ovvero si cerca di abituare il sistema immunitario a tollerare le proteine del latte dandone in quantit man mano crescenti, seguendo protocolli molto rigorosi e sotto controllo medico: di nuovo, il fai da te molto pericoloso e pu esporre a shock anafilattico, vietato cimentarsi da soli.
La prevenzione
Ci sono poi novit anche in merito alla possibilit di prevenire l’allergia al latte: A differenza di quanto si pensava in passato sembra che in bambini ad alto rischio, per esempio perch affetti da eczema, l’introduzione precoce fra il quarto e il sesto mese di allergeni del latte e dell’uovo possa facilitare lo sviluppo di una maggiore tolleranza, conclude l’allergologa.
6 febbraio 2023 (modifica il 7 febbraio 2023 | 10:09)
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