Chi è Alessandro Orsini, il professore oscurato da Wikipedia e senza più contratto in Rai

di Claudio BozzaIl docente esperto in Sociologia del terrorismo ha collaborato anche con il governo. Oggi attribuisce alla Nato le responsabilità dell’invasione russa. E la Rai gli ha cancellato il contratto da duemila euro a puntata per «Cartabianca» Sul sito della Luiss, prestigiosa università italiana legata a Confindustria, Alessandro Orsini (46 anni, nato a Napoli) viene presentato con un curriculum così lungo che sembra quello di un docente a fine carriera. Oggi è direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale, professore associato nel dipartimento di Scienze politiche della Luiss, dove insegna Sociologia generale e Sociologia del terrorismo. Poi ci sono una lunga serie di libri (su Isis, Brigate rosse, immigrazione), ma soprattutto specializzazioni al Mit di Boston e collaborazioni ufficiali come consulente del governo italiano. Orsini, che nel tempo ha collaborato con più quotidiani come editorialista, negli ultimi giorni ha acquisito una fortissima popolarità (o impopolarità, a seconda dei punti di vista) per le sue posizioni rivendicate in numerose trasmissioni televisive (in primis Cartabianca e Piazza pulita) riguardo la sanguinosa invasione dell’Ucraina: «La Russia può sventrare l’Ucraina come e quando vuole» . Particolarmente critiche le sue teorie rispetto alla Nato, considerata dal docente responsabile dell’escalation militare culminata con i bombardamenti da parte della Russia. Orsini sostiene con forza che fosse (e sia) necessario riconoscere come russe aree come il Donbass e le regioni occupate in queste settimane. Sostiene inoltre la necessità di ridimensionare le sanzioni economiche occidentali e accettare che «Putin ha già vinto». Già le prime dichiarazioni sopra le righe erano valse a Orsini l’oscuramento della sua pagina personale da parte di Wikipedia . E pure la stessa Luiss ha invitato il docente ad attenersi «al rigore scientifico» e «non alle proprie idee personali». Ospite a Cartabianca, su Rai Tre, rispondendo a Bianca Berlinguer Orsini era arrivato a dire che se Putin dovesse trovarsi «in un condizione disperata in cui rischia di perdere la guerra in Ucraina, e dovesse usare la bomba atomica, l’Europa sarebbe moralmente corresponsabile». Già queste esternazioni, anche perché trasmesse dal servizio pubblico, erano state sufficienti a innescare una bufera contro l’esperto di sociologia del terrorismo. Nel frattempo dai piani alti di Viale Mazzini è filtrata la notizia che il professor Orsini aveva firmato un contratto da duemila euro a puntata (per sei apparizioni). Ne è scaturita un’ulteriore bufera, arrivata fino in Parlamento: «La Rai non paghi i pifferai di Putin», è l’attacco del Pd. Così, in meno di 48 ore, i dirigenti della tv di Stato hanno dovuto cancellare il contratto . «Chi mi attacca è uguale a Putin», aveva premesso il professore in una intervista a Libero. E poi, dopo la cancellazione del contratto Rai, non pago ha rilanciato: «Molte altre trasmissioni di informazione mi avevano offerto compensi ben superiori. Annuncio che sono pronto a partecipare alla trasmissione di Bianca Berlinguer gratuitamente». Il motivo di tutta questa bufera? «Mi attaccano perché le mie analisi hanno toccato consorterie potenti», replica il docente. 25 marzo 2022 (modifica il 25 marzo 2022 | 12:28) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-25 11:18:00, Il docente esperto in Sociologia del terrorismo ha collaborato anche con il governo. Oggi attribuisce alla Nato le responsabilità dell’invasione russa. E la Rai gli ha cancellato il contratto da duemila euro a puntata per «Cartabianca», Claudio Bozza

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