Chiambretti, l’assegno  alla ex compagna per  il mantenimento della figlia non verrà ridotto

di Massimiliano Nerozzi

Il Tribunale di Torino ha respinto l’istanza del presentatore, che aveva chiesto la modifica dell’accordo (anche) alla luce di entrate «dimezzate»: da 55 a 26 mila euro netti al mese

Nessuna diminuzione dell’assegno alla ex compagna per il mantenimento della figlia e nessun obbligo di rendicontazione specifica delle spese affrontare per la bambina: con un decreto di 7 pagine il tribunale di Torino ha così respinto l’istanza avanzata da Piero Chiambretti, per rivedere l’accordo con la ex, Federica Laviosa.

La scorsa primavera lo show man — tutelato dall’avvocato Benedetta Azzurra Baggi — aveva chiesto la modifica dell’accordo (anche) alla luce di entrate «dimezzate» — da 55 a 26 mila euro netti al mese — per ottenere così «la modifica delle condizioni di affidamento e di mantenimento della figlia», 11 anni. Il giudice, dopo l’udienza del giugno scorso e il deposito di documenti delle parti, ha ora deciso, accogliendo nella sostanza la tesi della donna, difesa dagli avvocati Marcella De Simone e Claudia Villani. Chiambretti, nell’istanza, chiedeva al giudice della settima sezione civile, di ridurre il contributo al momento versato, da 3.000 a 800 euro al mese.

Resterà invece in vigore l’accordo di affidamento condiviso che le parti avevano trovato nel dicembre 2016, patto poi recepito dal tribunale di La Spezia, dove all’epoca abitavano mamma e bambina. Che si trasferirono poi a Torino. Chiambretti e la ex hanno sempre ribadito di voler tutelare la figlia, con la volontà di non farle mancare nulla, a cominciare dall’amore e dall’affetto.

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17 ottobre 2022 (modifica il 17 ottobre 2022 | 12:40)

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