Cina, linviato di Xi Jinping porta alla Russia il suo piano segreto

di Guido Santevecchi

Wang Yi da Putin con il piano in 12 punti per una soluzione politica tra Russia e Ucraina che Xi Jinping potrebbe annunciare il 24 febbraio. Gli europei sperano in un intervento su Putin, ma Xi gli d ragione sull’allargamento a Est della Nato e sulla non neutralit della democrazia ucraina

Ragionare con calma, smettere di alimentare le fiamme, evitare che il conflitto ucraino sfugga al controllo. La diplomazia cinese continua a distillare appelli sulla crisi ucraina.

In attesa delle dichiarazioni pubbliche (e riservate) di Wang Yi oggi a Mosca, questa mattina a Pechino ha parlato Qin Gang, il ministro degli Esteri che nella gerarchia mandarina viene dopo Wang, membro del Politburo e responsabile della politica internazionale del Partito comunista. Qin Gang ha assicurato che la Cina continuer a spingere per il dialogo e mette a disposizione la propria saggezza per trovare una soluzione politica. Domani Yi incontrer il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

Soluzione politica, nel linguaggio di Pechino ha assunto un rilievo nuovo da quando Wang Yi la settimana scorsa ha annunciato l’imminente presentazione di una proposta di Xi Jinping per fermare il conflitto. Il presidente cinese potrebbe lanciarla in un discorso o in documento durante questa settimana fatidica che segna il primo anniversario dell’invasione russa (che Xi non ha mai chiamato invasione).

Da molti mesi, soprattutto gli europei sperano in un intervento di Xi su Putin . Finora, la Cina non ha mostrato un chiaro interesse a fermare subito la guerra (sempre ammettendo che Putin si lascerebbe convincere): l’interscambio commerciale cinese con l’Occidente prosegue florido, ha segnato un record con gli Stati Uniti nel 2022, il suo surplus cresce; il petrolio russo arriva alle industrie cinesi a prezzo di favore, in gran quantit. Molti politologi sostengono che la mediazione sarebbe comunque impossibile, perch Pechino non neutrale, come dimostra la proclamazione di collaborazione senza limiti del 4 febbraio 2022 tra i cari amici Xi e Putin.

Ci si dimentica per che il trattato per il cessate il fuoco nella guerra di Corea, nel 1953, portava al centro la firma del generale Peng Teh Huai, comandante dell’armata di Volontari del popolo cinese che aveva attaccato a ondate per conquistare Seul (ai suoi lati firmarono il socio nordcoreano Kim Il Sung e il generale nemico Mark Clark come comandante del contingente delle Nazioni Unite.)

Essere neutrali, quindi, non sempre necessario per fare la pace o partecipare a una mediazione (basta controbilanciare dall’altra parte). chiaro che un negoziato per portare al tavolo insieme Russia e Ucraina dovrebbe coinvolgere gli Stati Uniti. Certo, va considerato che Xi finora non ha mai parlato con il presidente Zelensky, mentre ha incontrato o sentito l’amico Putin gi quattro volte, dopo il 4 febbraio 2022, giorno della collaborazione senza limiti.

Il problema se le idee per la soluzione politica di cui parla Wang Yi possano essere una base di dialogo. Qualcosa si capito, sia dalle parole pubbliche dell’inviato cinese durante il suo tour europeo, sia da indiscrezioni di (anonimi) diplomatici della Ue e commenti di politici. Il piano dovrebbe essere in 12 o 14 punti.

1) Bisogna attenersi ai principi dell’integrit territoriale e della sovranit, ha detto Wang.
2) Bisogna garantire le istanze di sicurezza di tutte le parti, ha subito aggiunto aprendo un grosso punto interrogativo.
3) Cessate il fuoco e stop alle forniture di armi ( noto che l’Occidente sostiene la resistenza ucraina; mentre Pechino nega di voler sostenere con armi letali i russi).
4) Garantire che non ci siano attacchi nucleari o su impianti nucleari civili.
5) Impegno a non usare armi biochimiche.

Ottenuta su queste basi la sospensione delle ostilit, potrebbe cominciare il dialogo tra Mosca e Kiev?
Quale integrit territoriale per l’Ucraina sarebbe tracciata sulla mappa cinese?

Pechino non ha riconosciuto l’annessione della Crimea da parte russa nel 2014, ma non l’ha condannata nei voti all’Onu. Stessa linea sugli ultimi referendum farsa del 2022 nel Donbass. Pechino sta bene attenta anche perch non vuole costituire un precedente legale per Taiwan , su cui vanta la sovranit (per ora teorica). I cinesi temono anche che la difesa dell’Ucraina da parte degli Stati Uniti sia un modello che sarebbe replicato a Taiwan, magari non solo con forniture di armi, ma con l’impiego delle forze americane.

Per, non sembra che Putin sia disposto a una ritirata, dopo tutto questo sangue. E poi, Xi gli d ragione quando parla di sicurezza per tutti: si riferisce all’allargamento a Est della Nato, alla non neutralit della democrazia ucraina. Osservazione dura della Germania: Una pace giusta non pu premiare l’aggressore, ci si deve levare in piedi per difendere il diritto internazionale e coloro che sono stati aggrediti (lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock dopo aver appreso del piano cinese).

Infine, sospendere le forniture di armi all’Ucraina durante un cessate il fuoco permetterebbe alla Russia di riorganizzare le proprie forze e rifornire l’arsenale di armamenti e munizioni. Ecco spiegato lo scetticismo di molti governi europei, pure ansiosi di veder finire il conflitto nel cuore del continente. Ma una proposta del genere, portata davanti all’Assemblea delle Nazioni Unite che si sta aprendo a New York, troverebbe buona accoglienza da molti Paesi del Sud del mondo. Sarebbe comunque un successo geopolitico per la Cina.

21 febbraio 2023 (modifica il 21 febbraio 2023 | 15:53)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version