Claudia Majolo esclusa dalla candidatura ora fa causa a M5s: chiesti 600mila euro

politica Mezzogiorno, 15 ottobre 2022 – 08:41 L’avvocato napoletano: «Ho vinto le parlamentarie ma sono stata esclusa. Mai ricevuta una vera motivazione» di Gaetano Fioretti «Ho vinto le parlamentarie ma sono stata esclusa, mi sento lesa nei miei diritti e calunniata per la campagna mediatica di fango messa in atto nei miei confronti. Chiedo un risarcimento di 600 mila euro». Così Claudia Majolo, avvocato napoletano del foro di Roma e presidente di Upa (Unione Praticanti Avvocati), che ha fatto causa al Movimento 5 Stelle per essere stata esclusa dal listino proporzionale del collegio di Napoli dopo aver vinto le parlamentarie sul web. Ufficialmente, la motivazione della sua esclusione non le è mai pervenuta, anche se qualcuno ha ipotizzato che tra le probabili cause di quanto accaduto potrebbe esservi il rapporto di amicizia che intercorre tra lei ed il professor Luca Di Donna, docente di Diritto privato e già socio dell’ex premier Giuseppe Conte, con il quale, quest’ultimo, non avrebbe più frequentazioni dopo alcune vicende giudiziarie che hanno coinvolto il docente. I rapporti«Conosco il professore Di Donna — specifica Majolo — con il quale oltre ad un legame professionale mi onora di amicizia e stima. Ci siamo visti due giorni fa. Non ho prove concrete in proposito, ma l’assenza di una motivazione giuridicamente esauriente è emblematica di quanto accaduto». I fatti. L’avvocato Majolo partecipò alle votazioni sul web dei 5 stelle. Le vinse e fu inserita al quarto posto del listino proporzionale del collegio di Napoli. Il giorno della presentazione ufficiale delle liste alla Corte di Appello ricevette una mail dallo staff M5S in cui le venne comunicato di essere stata esclusa. I giornali riportarono alcuni post e diffusero il messaggio che la presidente di Upa sarebbe stata estromessa per essersi esposta, tempo addietro, con affermazioni lusinghiere sui social nei confronti di Silvio Berlusconi. «All’inizio non ho capito cosa stesse succedendo — ricorda Claudia Majolo —. Ho ricevuto la mail di estromissione e poi ho letto una marea di articoli che riportavano vaghe motivazioni. Ad essi sono seguite minacce a me ed alla mia famiglia. Insomma, è scattata una campagna di fango impietosa che non auguro a nessuno». La giovane avvocatessa partenopea ha iniziato il suo percorso politico avvicinandosi al Movimento perché al vertice era arrivato Giuseppe Conte, «l’avvocato del popolo». Il post pro BerlusconiSi è lasciata coinvolgere dalla passione politica, schierando in prima linea, a sostegno del progetto in cui credeva, anche la sua associazione con cui tutela i diritti dei praticanti avvocati. Alla fine si è ritrovata esclusa senza alcuna motivazione ufficiale, se non quella di aver pubblicato, anni prima, sui suoi profili social, frasi che avrebbero inneggiato all’ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia. «Ho provato ad incontrare il presidente Conte per comprendere la motivazione alla base dell’esclusione. Ho provato a sentire il coordinatore regionale, Salvatore Micillo, e tutti coloro che facevano parte del vertice del Movimento. Ma anche componenti degli staff, simpatizzanti, attivisti, deputati uscenti della Campania: nessuno mi ha dato una risposta — racconta amareggiata Majolo —. Tutti a dirmi del loro dispiacere, ma nessuno mi ha spiegato perché sono stata esclusa. Se i motivi sono quelli emersi dai giornali è necessario chiarire che i post su Berlusconi sono di dieci anni fa ed il Movimento nel frattempo si è evoluto con Conte». Quindi nessuna simpatia attuale per Berlusconi che in passato era riuscito ad attrarre l’attenzione della giovane professionista in quanto aveva annunciato di voler promuovere una riforma radicale della Giustizia. Nel frattempo è comparso Giuseppe Conte sulla scena politica, promettendo di mettere mano al sistema giudiziario. E per la Majolo è come se fosse cambiato il mondo, tanto che, nonostante la sua esclusione, ha continuato a sostenere il Movimento 5 stelle in campagna elettorale. «Ho tentato l’interlocuzione in tutti i modi — conclude —. Essere esclusa senza motivazione non è bello, mi sento lesa nei miei diritti e calunniata ed è per questo che ho fatto causa. Sono parte lesa e la cifra è stata calcolata considerando il danno di immagine e quanto avrei percepito in cinque anni di legislatura». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 15 ottobre 2022 | 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-15 06:42:00, L’avvocato napoletano: «Ho vinto le parlamentarie ma sono stata esclusa. Mai ricevuta una vera motivazione»,

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