Il colpo di fulmine e le lezioni di tolleranza

Amori in città / Giorgio Zinno e Michele Ferrante Mezzogiorno, 17 settembre 2022 – 09:19 Le nozze nel 2016, a Pietrarsa: in Italia è il primo matrimonio gay di un sindaco di Anna Paola Merone Lo sguardo intreccia quello di uno sconosciuto ed è colpo di fulmine. Come in un film romantico. Giorgio Zinno e Michele Ferrante si conoscono per caso, in strada a Napoli, il 16 luglio del 2007. L’uno è diretto verso la Provincia, l’altro in Soprintendenza: gli occhi dell’uno incrociano quelli dell’altro. Un istante lunghissimo, vissuto come al rallentatore, destinato a cambiare il corso delle loro vite. Giorgio ferma Michele, lo invita a prendere un caffé, poi si danno appuntamento per il giorno dopo e si ritrovano fidanzati. shadow carousel L?album Le nozzeGiorgio è vicesindaco di San Giorgio a Cremano, Michele è un architetto che entrerà nel mondo della scuola. Hanno poco meno di due anni di differenza, nessun amico in comune, nessun punto di contatto se non lo sguardo che li ha avvinti l’uno all’altro. Michele abita a Palma Campania e per tre o quattro anni fanno i fidanzati a distanza. Poi decide di trasferirsi a San Giorgio, ma intanto vince una cattedra al Nord e per due anni si allontana ancora di più. La vera convivenza inizia circa nove anni fa. Il 24 settembre del 2016 le nozze. Giorgio intanto è diventato il primo cittadino della sua città ed è il primo sindaco gay in Italia a sposare il suo compagno. Una cerimonia — al museo di Pietrarsa — che dà un segnale preciso: la normalità è una conquista possibile, anche se lontana. I due sposi, anche non si sono mai trovati di fronte ad atteggiamenti ostili, lo sanno bene. Giorgio, molto esposto da un punto di vista politico, ha sempre vissuto la sua omosessualità alla luce del sole, in pubblico e in famiglia. Michele ha solo aspettato un po’ più di tempo per parlare ai genitori di cosa voleva davvero dalla vita. La vita di coppiaI due raccontano la loro vita di coppia sui social, vivono insieme gli eventi pubblici, ma sanno che la società che sobbalza per le due mamme di Peppa Pig deve ancora fare molti passi avanti. Ai figli non hanno mai veramente pensato, ma piacerebbe a entrambi immaginare di poterlo fare nell’ambito di leggi certe e inclusive. Intanto si vivono come coppia con pienezza. Non litigano mai e condividono tutti gli spazi possibili. Portano avanti la casa con equilibrio — i compiti sono divisi, ma fra i due è Michele ad avere maggiori capacità gestionali — e i viaggi sono la loro passione. Basta partire — per la Palestina o anche per due giorni in Costiera — per essere felici. Anche se il terzo incomodo, il cellulare, è sempre presente. Giorgio è un sindaco che ha rapporti diretti con i suoi cittadini e prima di dormire e appena sveglio legge la posta e affronta centinaia di messaggi che arrivano sui suoi social. Michele non prova neanche a dissuaderlo: quello che gli è sempre piaciuto di lui è la capacità di mettersi al servizio degli altri attraverso la politica. Il patto segreto tra loro è amarsi per come sono davvero, senza compromessi né filtri. E così ciascuno, per l’altro, è del tutto privo di difetti. Una lezione di autentica tolleranza.  17 settembre 2022 | 09:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-17 07:21:00, Le nozze nel 2016, a Pietrarsa: in Italia è il primo matrimonio gay di un sindaco,

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