Coltelli e veleni a Bruxelles contro l’italiano candidato  a segretario generale del Parlamento europeo

di Francesca Basso

Alessandro Chiocchetti, 53 anni di Moena, capo di gabinetto della presidente Roberta Metsola, potrebbe diventare il prossimo segretario generale

dalla nostra corrispondente
BRUXELLES — Volano i coltelli al Parlamento Ue. E il bersaglio è un italiano: il trentino Alessandro Chiocchetti, 53 anni di Moena, capo di gabinetto della presidente Roberta Metsola. Potrebbe diventare il prossimo segretario generale, ruolo estremamente importante perché dirige l’intera macchina amministrativa. Il suo nome gira come favorito per il posto del tedesco Klaus Welle, che lascia dopo 13 anni. L’incarico è molto ambito. Ieri la presidente Metsola ha aperto il bando, che si chiuderà il primo agosto.

A Strasburgo non è un mistero che siano interessati anche Markus Winkler di area socialista (ma non ha chance) e lo spagnolo Jaume Duch, direttore generale della Comunicazione e portavoce del Parlamento Ue, di area popolare che però non ha il sostegno del gruppo. Potrebbe essere interessata anche la polacca Agnieszka Walter-Drop, direttrice generale per le Interpretazioni, e la finlandese Leena Linnus, alla guida della direzione generale Infrastrutture e Logistica. Il negoziato non è ancora chiuso ma Chiocchetti avrebbe il sostegno di Ppe, Liberali, la Sinistra (Gue), i conservatori dell’Ecr e probabilmente dei Verdi.

Abbastanza per essere nominato dal Bureau (l’Ufficio di presidenza del Parlamento Ue composto dalla presidente, dai vicepresidenti e dai questori) qualora si candidasse. Non partecipano all’accordo i socialisti, che hanno 5 voti nel Bureau, non sufficienti per bloccare la nomina. Il Bureau si esprimerà in settembre. Finora tutti i segretari generali sono stati nominati per consenso e c’è sempre stata una candidatura unica, risultato dell’intesa tra i gruppi politici. Un italiano di 53 anni in quel posto sarebbe un bel colpo per il Paese anche perché vorrebbe dire tenere l’incarico almeno per una decina d’anni.

«Sono a disposizione della mia istituzione, se mi chiedono di candidarmi lo farò. So che da più parti si fa il mio nome e questo mi onora», spiega Chiocchetti che da giorni sta ricevendo la solidarietà bipartisan degli eurodeputati italiani (e non solo), dopo che un articolo diPolitico.eu nel riportare la partita in atto ha scritto che «Chiocchetti è stato in precedenza assistente di Marcello Dell’Utri, il politico italiano e luogotenente di Silvio Berlusconi condannato a sette anni di carcere per i suoi legami con la mafia siciliana» e che «il suo legame con gli alleati di Berlusconi è stato fonte di polemiche all’interno del Parlamento europeo». L’attacco e l’insinuazione danno la misura della posta in gioco. Chiocchetti è stimato all’interno del Parlamento Ue, di fatto è il candidato di Mestola con la benedizione di Welle. Ma è cominciata la macchina del fango.

Chiocchetti è arrivato a Bruxelles nel 1995 per uno stage alla Commissione Ue. Nel 1996 è passato al Parlamento europeo come assistente di due eurodeputati di FI (Aldo Arroni e Giancarlo Ligabue) che non si sono ripresentati nella legislatura successiva, nella quale è stato formalmente assunto come assistente di Marcello Dell’Utri, che però non ha frequentato Strasburgo. È stato un modo della delegazione di Forza Italia per tenerlo nel team, perché Chiocchetti si occupava della presentazione degli emendamenti per diversi eurodeputati. Nel 2004 è poi entrato con concorso generale nell’amministrazione. «Quello che ho fatto in 25 anni al Parlamento europeo parla da solo», commenta. È stato membro del gabinetto di due segretari generali (Harald Römer e Klaus Welle), vicecapo di gabinetto del presidente Antonio Tajani, Direttore del coordinamento legislativo e attualmente capo di gabinetto di Metsola. Solo ora però il suo curriculum è diventato un problema.

5 luglio 2022 (modifica il 5 luglio 2022 | 22:00)

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, 2022-07-05 21:18:00, Alessandro Chiocchetti, 53 anni di Moena, capo di gabinetto della presidente Roberta Metsola, potrebbe diventare il prossimo segretario generale, Francesca Basso

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