Inviato da Chiara Borsci – Queste sono notizie che scaldano il cuore, che ricevono piogge di like e che ci emancipano da qualsiasi fatica. Perché assegnare quattro operazioni, un problema, un breve, attenti, breve componimento libero, quando si può stare comodamente adagiati sulla sdraio in giardino ad osservare la bellezza del creato?
Perché dobbiamo insegnare l’importanza dello sforzo, del fallimento, della bellezza della conoscenza quando abbiamo l’assistente google che ci risolve i problemi? Perché leggere Tacito, Manzoni, Dostoevskij, quando si possono guadagnare un mucchio di soldi facendo l’influencer sull’uso dei prodotti da forno? Perché trasmettere l’amore per la conoscenza quando è tutto un “comblotto” ed è splendidamente comodo essere ignari e schiavi sul divano?
Perché trasmettere l’importanza della fatica, la gestione razionale del fallimento e dell’insuccesso nonostante l’impegno, se tutto può risolversi con uno spritz? Perché impegnarsi se la vita è tutto un cielo terso e prima o poi uno stipendio qualcuno ce la darà?
Perché sforzarsi di sviluppare il problem solving se possiamo interrogare Alexa? Perché provare la profondità dell’immaginazione se possiamo guardare passivamente la vita degli altri? Brava maestra, ti ringraziamo per averci amato ed insegnato ad emanciparci dalla fatica, perché la vita avrà solo cieli azzurri e limpidi sopra e dentro di noi. Perché scrivere un testo così lungo se nessuno lo leggerà perché è faticoso?
Perché chiedersi il perché? Peace and love.
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