di Alessandro Vinci
È accaduto in Texas, ma la donna che l’ha acquistato non potrà tenerlo. È infatti probabilmente frutto di un saccheggio della Seconda guerra mondiale
Quel busto di marmo, acquistato nel 2018 per soli 34,99 dollari, l’aveva colpita fin da subito. Era stato catalogato dal negozio dell’usato di Austin (Texas) che lo aveva messo in vendita come un semplice manufatto novecentesco, mera imitazione di un’antica scultura romana. Eppure all’occhio esperto della collezionista d’arte vintage Laura Young qualcosa non quadrava: quell’oggetto, che giaceva sul pavimento accanto ad altre cianfrusaglie, le sembrava effettivamente provenire da un passato remoto. Per ricevere lumi si è quindi rivolta a un paio di case d’aste e a diversi esperti di studi classici e storia dell’arte dell’Università del Texas. Responso: la statua risaliva davvero all’Antica Roma, e più precisamente all’età Giulio-Claudia, a cavallo tra il primo secolo a.C. e il primo secolo d.C.
Bottino di guerra?
Smaltito lo stupore iniziale, occorreva a quel punto approfondire la storia del reperto: chi ritraesse e come mai fosse finito negli Stati Uniti. Ebbene, dalle ricerche è emerso trattarsi di un’opera raffigurante o Druso maggiore, condottiero vissuto tra il 38 a.C. e il 9 a.C. e fratello del futuro imperatore Tiberio, o Sesto Pompeo (67 a.C. circa-35. a.C), figlio di quel Pompeo che insieme a Cesare e Crasso formò il primo triumvirato nel 60 a.C. Quanto alle peripezie del busto, si è appurato che era appartenuto a re Ludovico I di Baviera (1786-1868), il quale lo aveva incluso nella collezione della sua sfarzosa villa in stile pompeiano di Aschaffenburg, non lontano da Francoforte. Ma le certezze si fermano qui. L’ipotesi più accreditata, ad ogni modo, è che sia stato saccheggiato da un soldato americano durante la Seconda guerra mondiale, e da questi barattato o portato direttamente oltreoceano.
Tornerà in Germania
Essendo il cimelio giunto negli Stati Uniti senza essere stato legalmente acquistato, Laura dovrà restituirlo al legittimo proprietario, ovvero la Germania. «Dopo aver scoperto la provenienza del busto ci sono stati alcuni mesi di intensa eccitazione – ha raccontato giovedì la donna alla Cbs –, ma è stata una sensazione agrodolce poiché sapevo che non avrei potuto tenerlo o venderlo. Sono comunque contenta di rappresentare una piccola parte della sua lunga e complicata storia». La scultura resterà ora esposta fino a maggio 2023 al San Antonio Museum of Art, poi farà ritorno in Europa: «Siamo molto contenti che un pezzo di storia bavarese che credevamo perduto sia riapparso – ha dichiarato in proposito Bernd Schreiber, presidente dell’amministrazione bavarese dei palazzi, dei giardini e dei laghi di proprietà dello Stato – e che presto potrà tornare nella sua giusta posizione».
7 maggio 2022 (modifica il 7 maggio 2022 | 16:44)
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, 2022-05-07 19:39:00, È accaduto in Texas, ma la donna che l’ha acquistato non potrà tenerlo. È infatti probabilmente frutto di un saccheggio della Seconda guerra mondiale, Alessandro Vinci