di Adriana LogroscinoPresentate al Nazareno le candidate di centrosinistra in 9 dei 26 capoluoghi al voto: Piacenza, Gorizia, Pistoia, L’Aquila, La Spezia, Viterbo, Como, Barletta e Cuneo. In 18 città, si ritenta il campo largo con il M5S. Il segretario: «Partita ostica» Nove donne candidate alla carica di sindaco su 26 Comuni capoluogo al voto. È la mossa del Pd per ribaltare il 12 giugno, data delle prossime elezioni amministrative, il risultato di cinque anni fa, quando il centrodestra conquistò 20 municipi su 26 e il centrosinistra solo cinque. A illustrarla il segretario Enrico Letta che presenta le nove candidate. «Non sono la metà ma quasi», rivendica presentandole al Nazareno il segretario del Pd, Enrico Letta. Che poi sostiene: «Quella del 12 giugno è una tappa dolomitica, si vota in città tutte tradizionalmente ostiche per il centrosinistra. E quando la partita si fa dura, ci si affida alle donne che risolvono i problemi più difficili». L’altro asset della strategia del Pd è un nuovo tentativo di campo largo: saranno 18 su 26 le città in cui Pd e M5S avranno un candidato unico. Della strategia Letta ha dato merito al responsabile degli enti locali del partito, Francesco Boccia. Le candidate affronteranno le sfide di Barletta, con Santa Scommegna, Como, con Barbara Minghetti, Cuneo, con Patrizia Monassero, Gorizia, con Laura Fasiolo, L’Aquila, con la deputata Stefania Pezzopane, La Spezia, con Piera Sommovigo, Piacenza, con Katia Tarascona, Pistoia, con Federica Fratoni, e Viterbo con Alessandra Troncarelli. Tutti e 9 questi Comuni, a eccezione di Cuneo, hanno una giunta uscente di centrodestra o sono governate da commissari dopo un’interruzione traumatica della consiliatura. Tutti, a eccezione di Piacenza, sono attualmente governati da sindaci uomini, come del resto il 95 per cento dei capoluoghi italiani. Al voto, il 12 giugno, andranno 980 Comuni. Se 26 sono i capoluoghi di provincia, quattro sono i capoluoghi di regione: Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro. L’ultima tornata elettorale, quella di ottobre 2021, si è risolta in un successo per il Pd. «Allora le candidate a sindaco del nostro partito erano una presenza molto ridotta, direi eufemisticamente – ha riconosciuto Letta —. Abbiamo riballtato quella situazione. Ne sono molto fiero e orgoglioso. Abbiamo lavorato con forza. È uno degli obiettivi della mia segreteria: trasformare questo partito tradizionalmente maschilista in un partito femminista, che abbia a cuore le politiche di rilancio del ruolo delle donne e dia l’opportunità alla presenza femminile». Infine il riferimento al «campo largo». Letta rivendica il suo lavoro «per unire non per dividere». E poi punge Matteo Renzi: «Italia Viva in molti Comuni ha deciso di andare con la destra e questo sicuramente non aiuta il campo largo». 4 maggio 2022 (modifica il 4 maggio 2022 | 16:20) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-04 14:20:00, Presentate al Nazareno le candidate di centrosinistra in 9 dei 26 capoluoghi al voto: Piacenza, Gorizia, Pistoia, L’Aquila, La Spezia, Viterbo, Como, Barletta e Cuneo. In 18 città, si ritenta il campo largo con il M5S. Il segretario: «Partita ostica», Adriana Logroscino