legge sulla concorrenza
di Claudia Voltattorni 26 mag 2022
Accordo trovato sulle concessioni balneari. Alla fine, all’ultimo giorno possibile e quasi fuori tempo massimo, giovedì mattina le forze di maggioranza hanno trovato l’accordo sull’articolo 2 del disegno di legge Concorrenza, quello sull’«efficacia delle concessioni demaniali» che da mesi tiene bloccato il ddl. E nel pomeriggio la commissione Industria di Palazzo Madama ha finalmente dato così il via libera al ddl numero 2469 sulla Concorrenza che quindi da lunedì sarà in Aula al Senato. I relatori sono Stefano Collina (Pd) e Paolo Ripamonti (Lega).
Accordo a metà sugli indennizzi: un decreto per calcolarli
Trovato l’accordo sugli indennizzi da corrispondere ai concessionari che dopo la gara dovessero perdere la propria concessione. Non sono stati quantificati e i criteri per quantificarli sarà il governo a fissarli con decreti delegati da presentare entro sei mesi. Servirà quindi un ulteriore decreto per dirimere la questione ma a questo punto ci sarà più tempo per trovare soluzioni ad hoc. Saranno perciò i decreti attuativi a stabilire il valore dell’impresa cui fare riferimento per ristorare i concessionari uscenti, dettagliando i riferimenti ad eventuali valore dei beni, avviamento commerciale, perizie, scritture contabili. «Si è sciolto questo ultimo nodo sono soddisfatto», commenta il viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin che per il governo ha curato la riformulazione dell’emendamento e ha mediato con le forze politiche: «Quello dei balneari è uno dei settori di grande sviluppo del Paese che dà opportunità di lavoro, rappresenta il 13% del Pil, è una valvola che abbiamo davanti e che dobbiamo saper cogliere».
Vengono così tolti dall’emendamento proposto dal governo tutti i riferimenti specifici su cui le forze di maggioranza non riuscivano a trovare un accordo e che bloccavano il via libera definitivo. «È stata tolta la parola residuo che avrebbe messo in difficoltà – spiega il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni -: è stata inserita una dicitura semplice con tutta una serie di garanzie che consentirà una valutazione degli investimenti scevra da ogni tipo di inflessione e opinione». È stata tolta anche la parte che apriva ai soggetti pubblici che avessero una concessione: «Se uno gestiva l’autostrada o il gas – sottolinea Mallegni – poteva venirsi a prendere la spiaggia».
Viene confermata la data del 31 dicembre 2023 entro cui mettere a bando le spiagge ma anche la finestra temporale di un anno fino al 31 dicembre 2024 in caso di contenziosi e qui è stata aggiunta invece la dicitura «in presenza di ragioni oggettive» così come chiedeva il Movimento Cinque Stelle contrario ad una proroga generale e automatizzata «come si è fatto negli anni precedenti».
«Il governo porta a casa che si devono fare le gare, noi come Parlamento che ci saranno gli indennizzi, che dovranno essere dettagliati, e il territorio porta a casa che c’è una finestra temporale», conclude il senatore di Forza ItaliaMaurizio Gasparri. «È un punto accettabile, si è trovata un’intesa. Il resto sarà nei decreti delegati per la definizione di un valore economico che per noi va salvaguardato». Ma Fratelli d’Italia già promette battaglia in Aula: «Faremo di tutto per fermare questo scempio».
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, 2022-05-26 21:42:00, Trovata l’intesa sull’articolo 2 del ddl Concorrenza: indennizzi al concessionario uscente ma saranno i decreti delegati a stabilire i dettagli. Via al ddl Concorrenza: da lunedì in Aula al Senato, Claudia Voltattorni