Concorsi per dirigenti tecnici e scolastici fermi al palo, troppi nodi ancora da sciogliere; in ogni caso al sud non ci saranno posti

Il ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere a Roma

I concorsi per dirigenti scolastici slittano ancora: il 3 agosto, durante l’informativa fornita dal Ministero ai sindacati si è parlato di bandi ormai imminenti che dovrebbero essere emanati nella prima decade di settembre.
Difficile capire se la “promessa” possa essere mantenuta, anche perché secondo “voci” da noi raccolte (comunque sia attendibili) ci sono ancora alcuni “nodi” da sciogliere, a partire dalla ricognizione delle sedi disponibili.
Il problema si intreccia anche con il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche che dovrebbe portare nei prossimi anni alla riduzione di un certo numero di presidenze.
A quanto è dato di sapere in questo momento il MEF sarebbe piuttosto restio a “largheggiare” sul numero dei posti da mettere a concorso proprio per evitare di trovarsi poi a dover gestire situazioni di soprannumero soprattutto in alcune regioni.
Che la situazione sia complicata lo si comprende dai numeri resi noti da Ministero per le assunzioni 2023/24: i posti disponibili sono concentrati nelle regioni del nord, mentre al sud si prevede nei prossimi anni una significativa riduzione di posti; a meno di correttivi, con il prossimo concorso i concorrenti del sud non avranno molte possibilità di avere una sede nella propria regione.
Anzi il rischio è che addirittura in alcune regioni il concorso non venga neppure avviato.
Come abbiamo già scritto, per il concorso straordinario, quello cioè che dovrebbe “sanare” gli errori emersi nel concorso del 2017, sono ancora in corso i controlli del caso per evitare ulteriori forme di contenzioso.
Pur ammettendo che i bandi vengano pubblicati a settembre (fatto per nulla scontato), è assai difficile che i vincitori dell’ordinario possano essere assunti per il 2024/25: nella precedente tornata, il bando venne emanato nel novembre 2017, l’anno successivo si svolsero le prove preselettive; lo scritto si svolse fra ottobre e novembre, mentre per gli orali si dovette attendere la primavera del 2019. A settembre di quell’anno, a poco meno di 2 anni dal bando, entrarono in ruolo i primi vincitori.
Ancora più complessa appare la vicenda del concorso per dirigenti tecnici: la vicenda dei controlli sui diplomifici ha costretto il Ministro ad annunciare che bisogna assumere altri dirigenti tecnici, ma il numero annunciato (146) è esattamente quello già previsto da anni.
E così al Ministero si sta pensando di aumentare il numero, ma per fare questo bisogna rifare i conti e, soprattutto, stanziare altri soldi.
Già si parla, quindi, si aspettare la prossima legge finanziaria per rivedere le assunzioni di dirigenti tecnici.
In pratica il bando potrebbe slittare ai primi mesi del 2024 e, poiché questo è un concorso ancora più complesso di quello per dirigenti scolastici, le prime assunzioni potrebbero arrivare nel 2027 (ma bisognerà essere molto fortunati).

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