Dopo la denuncia dei partecipanti e del sindacato, arrivano le prime ammissioni del ministero dell’Istruzione sulla somministrazione di quesiti errati tra i 50 a risposta multipla, in occasione del concorso ordinario della scuola secondaria bandito con il DD n. 499 del 21 aprile 2020 e poi modificato dal decreto n. 23 del 5 gennaio scorso:
Il primo errore accertato dall’amministrazione riguarda una domanda sulla libertà di insegnamento, con riferimenti all’articolo 34 della Costituzione anziché al 33, rivolta ai candidati partecipanti alla prova di Sostegno scuola secondaria di primo grado. Il secondo errore accertato dal Ministero attiene al quesito “Quanto vale la densità assoluta del solido?”, posto ad una parte dei candidati per l’immissione in ruolo nella classe di concorso A060, Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado.
Secondo la stampa specialistica, la soluzione per il Ministero sarebbe quella di “andare verso il riconoscimento di 2 punti a tutti i candidati che hanno svolto la prova, anche in presenza di risposta non data, per queste due domande”. Non lo è per l’Anief, che continua ad accertare errori a catena commessi dall’amministrazione nell’organizzazione, come la somministrazione di quesiti a risposta multipla, oltre che le differenze di trattamento a seconda dell’orario di svolgimento della verifica, ma anche la decisione di collocare soglia di superamento sopra la sufficienza.
“Prima di tutto credo sia opportuno che l’amministrazione scolastica chieda scusa a centinaia di migliaia di aspiranti docenti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ai quali si è chiesto di partecipare ad una prova discutibilissima con errori a raffica che vanno ben oltre i due oggi accertati pubblicamente. Noi ne abbiamo riscontrati molti di più: tanto che li stiamo continuando a raccogliere invitando i diretti interessati a scrivere a [email protected]. Per coloro che risulta accertato un danno, anche indiretto, sull’esito del concorso stiamo inoltre continuando a presentare le pre-adesioni al ricorso. Il concorso fa acqua da tutte le parti. Ci sono trattamenti diversificati che meritano approfondimenti nelle sedi opportune. Il Ministero – continua Pacifico – non se la può cavare assegnando due punti a tutti i presenti, a prescindere dal tipo di domanda. E se il candidato ha perso decine di minuti per rispondere a quel quesito inesatto? Se non ha poi avuto il tempo necessario per completare la prova?”
Anief ricorda continua a ritenere che quella allestita dal ministero per la scuola secondaria di primo e secondo grado è una selezione farsa, un’offesa all’intelligenza dei docenti. Il Ministero, nel frattempo, ha prodotto il secondo calendario delle prove scritte, previste dal 21 al 29 aprile. E c’è anche un terzo calendario di prove, fissato dal 2 al 25 maggio. Sempre l’amministrazione ha comunicato che per le classi di concorso mancanti sarà pubblicato un ulteriore calendario.
Il giovane sindacato ribadisce la richiesta di confermare sui posti occupati attualmente vacanti e disponibili o su cattedre al 30 giugno, i docenti che stanno lavorando (con 36 mesi di servizio), dando loro la possibilità di abilitarsi in un percorso formativo di 40 ore prima della fine dell’anno scolastico o, comunque, entro il 31 agosto, in modo da non perdere la priorità nella scelta delle supplenze, cercando di favorire la continuità nella stessa scuola dove stanno attualmente prestando servizio. Anief inoltre, ricorda che una parte del personale Ata della scuola entra di ruolo con un concorso riservato, per titoli e servizi, non come quello strutturato per prove rivolto agli insegnanti: calcolando che non c’è più un divario stipendiale tra i diversi ruoli, considerando che la scuola necessita di docenti, è bene, come accaduto in passato, valorizzare chi già insegna da oltre 24-36 mesi.
, 2022-04-20 17:39:00, Dopo la denuncia dei partecipanti e del sindacato, arrivano le prime ammissioni del ministero dell’Istruzione sulla somministrazione di quesiti errati tra i 50 a risposta multipla, in occasione del concorso ordinario della scuola secondaria bandito con il DD n. 499 del 21 aprile 2020 e poi modificato dal decreto n. 23 del 5 gennaio scorso:
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