Concorso scuola ancora nella bufera. Due deputate del gruppo parlamentare ManifestA, Simona Suriano e Yana Chiara Ehm, hanno presentato un’interrogazione parlamentare scritta al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per fare luce su quanto sta accadendo con le procedure concorsuali.
“Siamo vicine al comparto scuola che da decenni subisce continui tagli e riforme, tutte in senso peggiorativo”, dichiara Simona Suriano. “Anziché pensare a migliorare la qualità delle nostre scuole, il Governo Draghi e la sua maggioranza pensano a tagliare risorse all’istruzione e a rendere sempre più precario l’insegnamento. Il tutto – conclude – a danno dei nostri ragazzi, di cui tutti parlano ma dei quali nessuno evidentemente s’interessa, e della qualità dell’istruzione”
Yana Chiara Ehm ribadisce: “Dopo due anni difficilissimi, in cui i nostri studenti, le famiglie ma soprattutto i docenti hanno sempre dato il massimo nonostante le enormi difficoltà, il governo gli dà di fatto picche. La linea è chiara: aumentare le spese militari e tagliare i fondi all’istruzione. Inaccettabile, soprattutto alla luce dei problemi che la nostra scuola deve affrontare: edifici fatiscenti, classi pollaio, carenza di personale e precariato. Un sistema che fa acqua da tutte le parti. Ai docenti sospesi a causa delle imposizioni del Super Green Pass, ora reintegrati in veste demansionata, si è aggiunto, ciliegina sulla torta, il concorso docenti. Tante, troppe le segnalazioni di irregolarità, fra quesiti sbagliati e metodi improponibili, su cui va fatta chiarezza. Per questo ho presentato un’interrogazione al premier Draghi e al Ministro Bianchi”.
Massimo Arcangeli, portavoce del gruppo demA Scuola, ha allestito un dossier in cui sono raccolte decine di esempi di quesiti inaccettabili somministrati ai candidati al concorso. “Ai partecipanti alla selezione, quando è andata bene”, afferma Arcangeli, “sono state sottoposte domande anche peggiori dei quesiti di un telequiz televisivo. Non si contano gli esempi di test assurdi (mal posti, fuori programma, erronei o anche solo ambigui) il cui obiettivo è di decimare i concorrenti più che di selezionare i migliori. Questa prima interrogazione parlamentare – conclude- farà da apripista ad altre iniziative che prenderemo, come gruppo componente del Tavolo demA per la Scuola, per fare piena luce su una procedura concorsuale mortificante e iniqua, oltreché intollerabilmente ipernozionistica, consumata ai danni di migliaia di concorsisti”.
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’istruzione. — Per sapere – premesso che:
con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 maggio 2022, Sezione Concorsi ed esami, viene indetto un concorso per la copertura di posti presso la scuola pubblica secondaria di primo e secondo grado, riservati ai precari con almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5 anni presso scuole statali (con annualità di servizio);
nell’anno corrente sono in corso di svolgimento prove selettive per la selezione di candidati idonei a ricoprire il ruolo di docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, all’interno del concorso previsto da decreto direttoriale n. 499 del 2020;
secondo la stampa e le testimonianze fornite da esaminandi, il concorso in oggetto presenterebbe gravi anomalie sia nello svolgimento dell’intera procedura, sia nella forma, sia sul rispetto delle norme sulla sorveglianza dell’aula concorsuale, sia nella selezione dei quesiti che, in alcuni casi, si presenterebbero mal posti, fuori programma o di erronea predisposizione; sono stati raccolti, in tutte Italia, decine di segnalazioni di quesiti sospetti, prove ambigue, scorrette, confuse o di dubbia interpretazione;
il 27 aprile 2022 il Ministro dell’istruzione, in una nota, ha comunicato agli Uffici Scolastici Regionali che per i concorsi Stem i «quesiti sono stati redatti in modo da non necessitare l’uso di carta da scrivere e penna»; tuttavia numerosi candidati hanno lamentano che tali strumenti sarebbero stati invece indispensabili per lo svolgimento della prova;
il Corriere della sera ha pubblicato un dossier che ha messo in dubbio la regolarità del concorso gli insegnanti;
anche il sottosegretario al Ministero dell’istruzione, Rossano Sasso, ha sottolineato che, «se confermate, tali denunce richiederebbero un intervento immediato teso a sanare una situazione lesiva dei diritti dei candidati»;
in materia di inattendibilità scientifica di un quesito a risposta multipla (o dubbia attendibilità), la giurisprudenza italiana ha ribadito che, in caso di oltre due quesiti sbagliati, ambigui, mal posti o riconosciuti erronei dal Ministero quei quesiti devono essere annullati;
il Tar Campania ha sottolineato che, per una selezione che ottemperi ai criteri – a tutela del buon andamento della pubblica amministrazione, secondo quanto contemplato dall’articolo 97 della Costituzione – di proporzionalità, ragionevolezza, adeguatezza (legge n. 241 del 1990), è necessaria l’assoluta «certezza ed univocità della soluzione» (sentenza n. 4591/2011);
il Tar Lazio, analogamente, ha emesso una recente sentenza che si è espressa a favore di un concorrente che rivendicava la correttezza della sua risposta per un quesito;
secondo le segnalazioni notevoli anomalie, per più di una classe di concorso, si sono riscontrate fra i turni antimeridiani e quelli pomeridiani, con percentuali di promozione superiori fino a quattro volte tanto per i secondi, rispetto ai primi;
la precarietà degli insegnanti e docenti italiani, unita alle gravi carenze che affliggono il sistema scolastico da oltre un decennio, rende indispensabile una riflessione sulla correttezza dello svolgimento delle prove oggetto di concorso nonché il corretto presidio delle aule concorsuali, tali da permettere l’imparzialità nella selezione dei candidati e l’immissione corretta del personale docente vincitore di concorso nel sistema scolastico –:
se il Presidente del Consiglio e il Ministro interrogato siano a conoscenza dei fatti su esposti;
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere il Ministro interrogato, al fine di assicurare il corretto svolgimento di ogni procedura concorsuale, nel pieno rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza, ragionevolezza e buon andamento della pubblica amministrazione;
quali iniziative, per quanto di competenza, si intenda assumere affinché intervengano i necessari chiarimenti e ci si per una soluzione risolutiva, con l’intento di preservare la credibilità dello Stato e delle sue istituzioni.
, 2022-06-08 09:41:00, Concorso scuola ancora nella bufera. Due deputate del gruppo parlamentare ManifestA, Simona Suriano e Yana Chiara Ehm, hanno presentato un’interrogazione parlamentare scritta al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per fare luce su quanto sta accadendo con le procedure concorsuali.
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