Se non si può fruire del congedo per cure come si può svolgere un periodo di terapie fuori città senza perdere la retribuzione?
La normativa prevede un congedo specifico, di 30 giorni l’anno, che viene riconosciuto per cicli terapici e che è retribuito dal datore di lavoro. Vediamo come funziona e chi può richiederlo rispondendo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:
Buon pomeriggio,
vorrei sapere se il congedo o malattia per cure spetta solo gli Invalidi. Mi è stato prescritto un periodo di fisioterapia di tre settimane dall’ ortopedico e vivendo fuori dalla sede di lavoro preferirei farle nella mia città dove conosco gli operatori. Ma non so come fare. Grazie
Il congedo per cure di cui parla è riservato solo agli invalidi con percentuale superiore al 50% e solo per cure e terapie inerenti la patologia che ha portato al riconoscimento dell’invalidità.
Nel suo caso, quindi, non essendo invalida non può fruire di questo congedo per il ciclo fisioterapico che le è stato prescritto e l’unico modo che ha per poterlo effettuare nella sua città è quello di richiedere ferie per il periodo in cui deve effettuare le terapie. Non può, infatti, richiedere la malattia per svolgere un ciclo di fisioterapia che richiede, ad esempio, un’ora al giorno solo perchè decide di svolgere le cure in un’altra città. E l’unica alternativa che le resta, quindi, è quella di richiedere un periodo di ferie.
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