la corsa al nuovo segretario nazionale Mezzogiorno, 21 dicembre 2022 – 08:13 Partito democratico campano spaccato. Il commissario regionale e il leader napoletano con la deputata. Il numero uno di palazzo Santa Lucia e la «vice» dell’Europarlamento fanno rotta verso il governatore dell’Emilia Romagna di Simona Brandolini Dal 2014 Francesco Boccia e Michele Emiliano sono stati una coppia politica. Ma il sodalizio tra i due era precedente anche alla nascita del Partito democratico. Ebbene questa volta saranno su fronti opposti. Perché il responsabile enti locali del Nazareno, nonché commissario dem in Campania sosterrà Elly Schlein, mentre il governatore pugliese si è già votato alla causa di Stefano Bonaccini. Ma andiamo con ordine. «Sì, ho chiesto a Francesco Boccia di entrare nella squadra a coordinare le relazioni politiche della nostra mozione»: ieri lo ha annunciato la candidata alla segreteria nazionale dem. Si rimpingua dunque la pattuglia meridionale a sostegno di Schlein. Che oltre a Boccia, può contare sul segretario metropolitano uscente (il congresso a Napoli si celebrerà in anticipo rispetto a quello nazionale), Marco Sarracino che ufficializzerà la sua adesione alla mozione nei prossimi giorni. Ma che annovera anche il siciliano Peppe Provenzano. E sempre a Napoli la franceschiniana Teresa Armato e Leonardo Impegno per esempio. Senza contare che dalle riunioni di diversi circoli sta sorgendo il motivo per cui in molti, eufemisticamente, non avrebbero alcuna intenzione di appoggiare il presidente della Regione Emilia Romagna. Patti saltatiIl discrimine nel Mezzogiorno sarà la posizione sull’autonomia differenziata. Che, a quanto si sussurra, è stato anche il motivo di distanza tra Boccia e Emiliano. Si racconta che si stava costruendo una sorta di Patto per il Sud, con Emiliano e De Luca, contro il progetto leghista. Nei fatti rotto dal governatore campano che non solo avrebbe stretto un accordo con Bonaccini prima che venisse presa una posizione comune, ma poi ha incontrato anche il ministro leghista Roberto Calderoli in nome proprio dell’autonomia. Emiliano per evitare rotture da una parte con De Luca, dall’altra con il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha lanciato proprio nella città pugliese la campagna congressuale di Bonaccini. Fronti oppostiDa ieri, dunque, il sodalizio con Boccia è rotto. E sono su fronti opposti. Ben prima dei tentativi di accordo con i 5Stelle i due teorizzavano l’alleanza con i 5stelle. Ma questa è storia recente. Perché è dal 2004 che Boccia e Emiliano fanno «coppia fissa». Da quando, cioé, vinsero a Bari le amministrative e iniziò la «primavera pugliese». Solo nel 2007, cioé quando nacque il Pd, le strade si separarono temporaneamente: Emiliano sostenne Veltroni e Boccia Letta che ottenne in Puglia il risultato migliore in italia con il 34%, nonostante l’11 nazionale. Tanto che poi l’allora sindaco di Bari diventò il primo segretario unitario del Pd pugliese. Ma ora la vicenda ha accenti molto più politici. Non solo la sconfitta alle politiche, c’è anche il Qatargate a gettare un’ombra sul partito. Tra sospensioni (di Andrea Cozzolino) e anatemi lanciati da De Luca (dopo le «anime morte», ora il Pd per il governatore campano è «un partito di miserabili»). Con il governatoreLa situazione in Campania è molto diversa dalla Puglia, visto che lo schema di gioco sembra replicare in tutto e per tutto quello della sfida congressuale tra Maurizio Martina e Nicola Zingaretti. Il primo sostenuto da De Luca, il secondo da Sarracino. Insomma la notizia sarebbe se governatore e segretario sostenessero lo stesso candidato. Non è così, anche stavolta sono su binari opposti. Con Bonaccini, peraltro, ci sono anche il vicecapogruppo alla Camera dei dem, Piero De Luca, la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno e pezzi da novanta del partito regionale: da Mario Casillo a Lello Topo. Insomma, come in tutti i congressi che si rispettino, una sorta di «scissione» — nel senso di spaccatura — si sta manifestando in regione. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 21 dicembre 2022 | 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-21 07:13:00, Partito democratico campano spaccato. Il commissario regionale e il leader napoletano con la deputata. Il numero uno di palazzo Santa Lucia e la «vice» dell’Europarlamento fanno rotta verso il governatore dell’Emilia Romagna,
Pietro Guerra
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