Conte (M5S): «Mai parlato con Orsini, né discusso una sua candidatura»

di Franco StefanoniIl leader Cinque Stelle conferma il no alla fornitura in Ucraina di armi considerate sempre più letali: «Noi carri armati non ne vogliamo inviare». E sul ribelle Petrocelli: «Faremo in modo di farlo decadere» Smentite da Giuseppe Conte le indiscrezioni su una possibile candidatura con il M5S a favore di Alessandro Orsini, sociologo ormai personaggio pubblico per via delle posizioni considerate filoputiniane durante talk show televisivi. Il presidente dei Cinque Stelle, parlando questa mattina a un convegno della Uil sulla figura di Giuseppe Mazzini, ha infatti detto: «Non ho mai incontrato né parlato con il professor Orsini, né espresso valutazioni su di lui, che non conosco, come è stato già ribadito più volte nei giorni scorsi. E di conseguenza non ho mai discusso di possibili candidature». «No a escalation militare» Conte è poi tornato sul tema della guerra Russia-Ucraina e sull’invio a Kiev di armi da parte dell’Italia. «Come M5S siamo assolutamente contrari a un’escalation militare perché significherebbe ulteriori sofferenze e carneficine», ha ribadito, «quindi siamo contrari ad armamenti sempre più letali. Non è questione della tipologia dell’armamento ma dell’indirizzo politico: se è quello di difendersi o di contrattaccare. Per intenderci siamo contrari ad armi sempre più letale sempre più pesanti: carri armati non ne vogliamo inviare». «Petrocelli fuori dal M5S»Altro nodo, il caso Petrocelli, presidente della commissione Esteri del Senato con posizioni filorusse. «Petrocelli è fuori dal M5S senza se e senza ma», ha sottolineato Conte, «per quanto riguarda la sua permanenza alla Commissione noi siamo per la decadenza, purtroppo non ci sono strumenti perché anche se espulso da un gruppo avrebbe diritto a rimanere presidente della commissione Esteri. Faremo in modo con altre iniziative indirette di farlo decadere». 29 aprile 2022 (modifica il 29 aprile 2022 | 13:01) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-29 10:03:00, Il leader Cinque Stelle conferma il no alla fornitura in Ucraina di armi considerate sempre più letali: «Noi carri armati non ne vogliamo inviare». E sul ribelle Petrocelli: «Faremo in modo di farlo decadere», Franco Stefanoni

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